Regione Umbria, Novamont, Coldiretti e Associazione Industriali hanno sottoscritto un protocollo di intesa per sostenere lo sviluppo nell’area ternana del progetto Novamont di “Bioraffineria integrata nel territorio” per la produzione di polimeri biodegradabili e compostabili e di poliesteri di nuova generazione. Si tratta un impianto sul quale Novamont sta completando un investimento di 31 milioni di euro che, sommandosi ai precedenti investimenti che in totale ammontano a più di 100 mln di euro, ha permesso di passare dai 5 addetti del 1996 ai 98 dipendenti del 2008.
Il protocollo si muove nell’ottica e nell’ambito della più recente comunicazione (LMI, Lead Marketing Initiatives) trasmessa dalla Commissione UE al Parlamento, al Comitato economico sociale e al Comitato delle Regioni che, anche di fronte alla crisi economica ed ecologica del pianeta, suggerisce e indica interventi, politiche e insediamenti industriali innovativi rispettosi di tutti gli interessi in campo nel territorio, delle compatibilità ambientali e dei valori etici e capaci di innestare nuove dinamiche di sviluppo.
Il protocollo impegna Novamont a fare dei siti di Terni e Novara i propri centri di riferimento per le attività di ricerca. A Terni in particolare verranno concentrate le attività di ingegneria e di sviluppo nel settore delle materie plastiche rinnovabili e biodegradabili con possibilità di ospitare ricercatori, di collaborare con l’Università locale e svolgere attività di formazione, nonché di collaborare con Coldiretti al fine di creare filiere specializzate nel campo delle oleaginose, che potranno tradursi in ulteriori insediamenti produttivi. In questo settore Novamont si impegna inoltre a mantenere ed incrementare le proprie capacità produttive a fronte di contesti normativi ispirati alla adozione di prodotti plastici biodegradabili e rinnovabili dove sia dimostrato un reale beneficio in un’ottica di sistema.
In particolare l’impegno dovrà riguardare l’adozione di prodotti ausiliari biodegradabili in agricoltura, lo sviluppo di raccolte differenziate porta a porta che miri in particolare ad intercettare la maggior parte di rifiuto organico da avviare al compostaggio di qualità, con il coinvolgimento della cittadinanza, l’adozione di sistemi di GPP nella ristorazione collettiva che incentivino l’utilizzo di stoviglie monouso biodegradabili e compostabili con l’obiettivo di incrementare la quantità di rifiuti organici avviati al compostaggio di qualità.
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