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PERUGIA - Contratto e riforma dei forestali: dichiarato lo stato di agitazione dalle organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil regionali nel corso della conferenza stampa unitaria di questa mattina, 22 maggio, tenutasi presso la Cisl di Perugia. “Per quello che concerne la proposta del disegno di legge nazionale –hanno fatto sapere il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi, il segretario regionale Flai Cgil Massimo Venturini e il componente di segreteria regionale Uila Uil Stefano Tedeschi- gli Enti Montani sono passati da inutili a dannosi e, per quello che riguarda l’aspetto economico, si subirà un drastico taglio: in Umbria siamo passati da 5 milioni e 200 mila euro a 1 milione e 200 mila euro quest’anno. Per il prossimo anno si prevedono 300 mila euro. La situazione, che riguarda 650 operai forestali con contratto privato, è veramente paradossale: infatti, mentre ci sono finanziamenti per i lavori di forestazione e il mantenimento dell’assetto idrogeologico vengono a mancare i soldi per le bollette della luce e del telefono, ovvero per le spese correnti. Comunque, per quanto riguarda i finanziamenti previsti dal Piano di sviluppo rurale (Psr) per il settore, il sindacato chiede che non vengano demandati i compiti e le funzioni ad altri soggetti”. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno affermato poi che “ci troviamo in un contesto complicato, nel quale l’attività dei lavoratori delle Comunità Montane viene ritenuto e presentato come “inutile” proprio a ridosso dalla data di inizio della campagna antincendio. L’Umbria – è stato ricordato da Bruschi, Venturini e Tedeschi- è la regione con il tasso di incendi più basso rispetto al resto d’Italia e questo grazie anche alla seria e attenta attività degli operai forestali. Si dovrebbe pensare –hanno poi affermato con forza- quali sono i risparmi in termini ambientali, oltre che economici, derivanti da questo lavoro. Basti pensare all’Umbria – il Cuore verde d’Italia- e al suo turismo: ogni anno centinaia di migliaia di turisti vengono nella nostra regione per il patrimonio ambientale. Solo nel 2008 gli ecoturisti sono stati 800 mila”. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, nel corso della conferenza stampa, non hanno inteso fare sconti a nessuno. “Rivolgendoci alla Regione e all’Uncem –hanno fatto sapere- chiediamo l’applicazione del contratto sottoscritto con le parti sociali nel dicembre 2008, nel quale i lavoratori hanno ottenuto mediamente un incremento retributivo di 70 euro lordi. Se questo non avverrà a breve saremo costretti a una nuova mobilitazione, come quella dell’ottobre 2008 sotto la sede dell’Uncem. Questa volta sarà da stabilire se manifestare sotto il palazzo della Regione o tornare sotto la sede dell’Uncem”. Condividi