di Nicola Bossi Meredith non sarebbe riuscita a graffiare o ad offendere in genere i suoi killer. La ragazza inglese si sarebbe limitata, come dimostrano le ferite, a cercare di evitare la lama di coltello che gli ha trafitto su più punti il collo. La notizia è stata confermata indirettamente dalla biologa Patrizia Stefanoni, teste oggi dell'accusa sulle analisi dei reperti e tracce di dna travate nella casa degli orrori e sul coltello presunta arma del delitto. "Ho ettetuato personalmente l'analisi delle mani di Meredith Kercher - spiega la biologa - ma sotto le unghie non c'è traccia di pelle e di altri elementi che fanno risalire al profilo genetico dei killer. O non è riuscita a graffiare, difendosi, chi l'aggrediva oppure le unghie essere veramente molto corte non sono riuscite ad intrappolare pelle e peli". Sugli slip della vittima, analizzati con la tecnica di verifica del cromosoma "Y", non è stata trovata nessuna traccia genetica nè liquido seminale. Condividi