FOLIGNO - Anche la seconda edizione del Festival di Medicina Tradizionale, che si è tenuta nel weekend appena trascorso a Foligno, è stata promossa a pieni voti. Un bilancio più che positivo, quello tracciato, dagli organizzatori che lascia ben sperare anche per il futuro della manifestazione.

“È andata benissimo - commenta il professor Domenico Delfino presidente della segreteria scientifica del Festival - e siamo tutti molto contenti del risultato”.

Promosso dal Dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia, attraverso il Corso di Laurea in Infermieristica, sede di Foligno, il Festival di Medicina Tradizionale ha visto presenze in aumento rispetto ai numeri già positivi fatti registrare nel 2018. Un incremento di richieste che ha reso necessario l’inserimento di nuovi appuntamenti e orari di durata più lunghi rispetto al previsto.

“Abbiamo registrato molte presenze da Toscana, Marche, Lazio e alta Umbria - ha proseguito Delfino - più le presenze cittadine”. Tra loro esperti, ma anche semplici appassionati o curiosi.

“I semi che abbiamo lanciato nel 2017 con l’anteprima e lo scorso anno con la prima vera edizione - ha poi sottolineato - stanno dando i loro frutti. Il pubblico è stato sempre presente e costante, sia se parliamo di cosiddetti ‘tecnici’, sia se guardiamo al grande pubblico”.

Bene, dunque, tanto la parte legata all’approfondimento scientifico-didattico, con le conferenze ospitate a palazzo Trinci, quanto i workshop e le attività pratiche alle quali ha fatto da sfondo il secondo piano dello splendido palazzo Candiotti.

Un successo che ha suscitato molto entusiasmo anche tra i relatori, arrivati da tutta Italia e anche dall’estero. Ospiti che hanno avuto modo di vivere Foligno, manifestando il loro apprezzamento per una città accogliente e bella.

Insomma, il Festival di Medicina Tradizionale ha vinto e convinto tutti. Al punto che il professor Delfino e tutti i suoi collaboratori stanno già pensando al prossimo anno, con tanti altri nuovi relatori, qualche novità e magari ipotizzando una durata maggiore o diversamente organizzata per rendere il Festival 2020, sempre più fruibile e partecipato nella città.

“Si tratta di una manifestazione molto dispendiosa, tanto economicamente, per l’Amministrazione Universitaria che la finanzia interamente, che in termini di forza lavoro - hanno concluso gli organizzatori -, ma vedremo come inserire una terza giornata, in maniera piena e non solo come una anteprima che comunque venerdì 4 ottobre, nella sala Alesini dell’Ospedale di Foligno, ha avuto la presenza di relatori esperti e preparati che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’incontro con una grande partecipazione di studenti, docenti, operatori e pubblico fino a riempire la sala”.

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