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PERUGIA - Saranno due udienze dedicate ai reperti biologici acquisiti nell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher quelle in programma oggi e domani davanti alla Corte d'assise di Perugia che sta processando Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Deporranno infatti gli esperti della polizia scientifica citati dai pm che tra questa settimana e la prossima concluderà l'esame dei propri testimoni. Per oggi i pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi hanno chiamato in aula la sola Patrizia Stefanoni, biologa, funzionario della sezione indagini di genetica forense. Un testimone considerato da accusa, difese e parti civili decisivo. Tanto da essere sentita per otto ore nell'udienza preliminare a Sollecito e alla Knox e del processo con il rito abbreviato a Rudy Guede, poi condannato a 30 anni di reclusione. Al centro della testimonianza della biologa ci saranno le modalità operative seguite dalla scientifica e gli elementi raccolti. La Stefanoni riferirà sulle tracce del Dna di Sollecito trovate sul gancetto del reggiseno della vittima e su quelle delle Kercher e della Knox individuate su un coltello sequestrato in casa del giovane pugliese, ma anche sul sangue scoperto nella casa di via della Pergola. Conclusioni, quelle della scientifica, che però le difese hanno sempre contestato. In particolare per l'attribuzione dei profili genetici ai due giovani. Soprattutto la difesa di Sollecito ha poi sostenuto che la scena del crimine è stata accidentalmente contaminata durante le perquisizioni. I legali del giovane lamentano poi che il gancetto di reggiseno venne individuato subito dopo la scoperta del cadavere ma poi repertato diversi giorni dopo. Sabato sono stati invece chiamati a deporre i tre esperti della scientifica che hanno analizzato le tracce di sangue nella casa dell'omicidio, ricostruendo la posizione del cadavere della Kercher. Condividi