NORCIA - La mobilitazione nazionale dei nastri gialli #bloccadegrado ha fatto tappa oggi a Norcia. A tre anni dal terribile evento che ha lacerato il Centro Italia la ricostruzione ancora non è partita.

Per questo imprenditori e cittadini, insieme al sindaco, Nicola Alemanno, al presidente Ance, Gabriele Buia, al presidente Ance Umbria, Stefano Pallotta, e alla presidente dei Giovani Ance Umbria, Eleonora Angelelli, hanno apposto i nastri gialli di #bloccadegrado su tutti i luoghi simbolo della lentezza della ricostruzione, a partire dal cantiere della basilica di San Benedetto.

“Insieme ai cittadini e agli amministratori vogliamo portare all’attenzione di tutto il Paese la necessità di agire in fretta per liberare dalla morsa della burocrazia i territori colpiti dal terremoto, che devono poter tornare al più presto alla normalità”, ha dichiarato il presidente Ance, Gabriele Buia.

Da parte sua il primo cittadino ha ringraziato l’Ance per l’iniziativa di rimettere al centro il tema della ricostruzione rimarcando come questa non si possa gestire con norme ordinarie e ha sottolineato la necessità di un testo unico per la gestione delle emergenze. “C’è necessità – ha spiegato - di semplificare i procedimenti con maggior personale; dare garanzie alle aziende per poter rimanere sul territorio e confermare quindi la scelta fatta all’indomani del sisma del 2016, così come la necessità per le aziende edili che stanno lavorando sulla ricostruzione, di essere pagate in tempi ragionevoli”.

“Quello che dovrebbe essere il più grande cantiere d’Europa è fermo da anni, non chiediamo deregulation ma anzi più controlli in corso d’opera e efficacia nella gestione delle emergenze”, ha sottolineato invece il presidente Ance Umbria, Stefano Pallotta.

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