Sciopero pienamente riuscito alla Perugina: oltre l'80% degli operai del primo turno ha incrociato le braccia per due ore aderendo così “massicciamente” alla protesta indetta dalla Rsu e dai sindacati di categoria. A renderlo noto è la stessa Rsu Perugina.
“La grande partecipazione dei lavoratori conferma quanto siano sentite le nostre preoccupazioni e i nostri timori sul deterioramento delle relazioni industriali con Nestlè – afferma Cristiano Alunni, coordinatore Rsu Perugina – preoccupazioni che ora porteremo a Milano nel coordinamento nazionale di gruppo della prossima settimana”.
Sulla stessa linea è Mirco Mezzasoma, delegato Fai-Cisl nella Rsu Perugina: “Questo sciopero è stato un modo chiaro per ribadire l'importanza della qualità del rapporto tra lavoratori e azienda, senza il quale è impossibile affrontare una fase delicata come quella attuale”.
Della “necessità assoluta di tornare a corrette relazioni industriali” parla anche Daniele Marcaccioli, delegato della Uila-Uil, secondo il quale dopo lo sciopero “l'azienda dovrà riaprire corretti canali di confronto e rapporto con le rappresentanze dei lavoratori”.
Infine, è esplicito il commento di Vincenzo Sgalla, segretario generale Flai-Cgil: “Ora Nestlè prenda atto della chiara volontà dei lavoratori – afferma Sgalla – e rimuova senza indugi i problemi che ostacolano le relazioni industriali tra sindacato e azienda”.
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