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di Nicola Bossi Massimo D'Alema, esponente storico del Pd, è arrivato a Balanzano (Perugia) per poter incontrare a pranzo gli elettori e molti simpatizzanti del centrosinistra. Insieme a lui anche i candidati al comune di Perugia, Wladimiro Boccali, e il candidato alla Provincia Marco Vinicio Guasticchi. La folla era di quella dei tempi belli anche se molti gli arrabbiati e i delusi. Ma il fatto che erano presenti vuol dire che qualcosa si sta muovendo ancora nel centrosinistra dopo il tragico-Veltroni. Massimo D'Alema ovviamente ha parlato di questioni nazionali, ma anche di buon governo umbro che resta un elemento fondamentale per la storia della sinistra del paese. L'ex Ministro ha affrontato con i giornalisti la questione della sentenza Mills e del ritorno del Caimano anti-magistrati ma soprattuto accaparratore di nomine. Per Massimo D'Alema, sul caso Mills si parla soprattutto dei commenti ma nessuno affronta i contenuti della sentenza. "Il fatto è - spiega - totalmente scomparso dall'informazione e ci sono solo i commenti. Quando invece Mills è stato condannato per falsa testimonianza, avvantaggiato enormemente Fininvest e questo MIlls ha ricevuto 600 mila dollari da una societa' off-shore controllata dal presidente del Consiglio". D'Alema definisce anche imbarazzante la decisione del Premier Berlusconi di voler continuare a parlare del caso Mill: "è una vicenda talmente vergognosa che farebbe meglio a tacere". Per l'esponente del Pd il Premier farebbe meglio ad occuparsi seriamente dei problemi del Paese "cosa che ancora non ha mai fatto". Da Mills alle nomine Rai tutte rigorosamente del centrodestra. "Sono la dimostrazione di una vasta concentrazione di potere nelle mani di un uomo solo": ovvero "Silvio Berlusconi". E aggiunge: "Il metodo adottato per le nomine Rai è il seguente: sono state decise a casa di Berlusconi. Questo è il Paese che ad oggi abbiamo e che dimostra la concentrazione di potere di cui Berlusconi dispone. Viene da sorridere quando Berlusconi afferma che non ha potere". Condividi