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di Daniele Bovi Le linee guida del Piano generale sui rifiuti recentemente approvato dal Consiglio regionale dell'Umbria vanno nella direzione giusta. Riduzione a monte dei rifiuti, differenziata al 65 per cento entro il 2012, chiusura del ciclo non impattante con una tecnologia moderna scelta sulla base di un bando di gara europeo e separazione, per evitare conflitti di interesse, tra il soggetto addetto alla raccolta e quello che materialmente dovrà smaltire i rifiuti. Questo dunque è quanto è stato sostenuto stamattina nella conferenza stampa indetta dal Prc per cercare di dire qualche parola di chiarezza intorno al Piano sui rifiuti. Un no secco al termovalorizzatore, considerata una tecnologia costosa e obsoleta, e una serie di proposte alternative. “Diciamo no – ha detto Luca Baldelli, responsabile Beni comuni Prc – ad una tecnologia vecchia e costosa, ma proponiamo con rigore scientifico e serietà una serie di proposte alternative. La parola termovalorizzatore non è scritta da nessuna parte nel piano”. Il limite del 65 per cento, è stato detto, non deve rappresentare un traguardo finale ma una prima fase per raggiungere risultati ancora più significativi. Nel frattempo però, la parte residuale della monnezza, quella non differenziata, da qualche parte deve essere buttata. Bottini, assessore regionale all'Ambiente, ha già più volte avvertito che entro breve tre discariche chiuderanno. Il problema è dunque urgente. Per risolverlo, come detto, stamattina il Prc ha avanzato una serie di proposte alternative al termovalorizzatore. Una scelta, quest'ultima, giustificabile solo dando vita ad un impianto di grandi dimensioni: al contrario, la sua gestione rappresenterebbe un peso economico e ambientale non di poco conto. “Sulla partita dei rifiuti – dice Franco Calistri, candidato per il Prc al Consiglio comunale di Perugia – il centrosinistra è andato nella stessa direzione stendendo il programma di governo regionale. Le linee guida sono quelle sopraindicate, e non si parla di termovalorizzatore”. “C'è bisogno – ha detto Rossano Gattucci, responsabile per il Prc provinciale dell'area Ambiente – che anche sulla stampa non si faccia confusione. Bisogna usare una terminologia adatta anche per non creare confusione tra la gente. Stamattina poi ho letto che il senatore dell'Udc Ronconi dice che il centrosinistra vorrebbe che la regione diventasse un immondezzaio e che ci sarebbe un balletto intorno a tecnologie sconosciute. Magari, questo è il problema, non le conosce lui”. Condividi