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La Funzione Pubblica della Cgil si interroga sul nuovo welfare regionale e mette al primo piano gli asili pubblici da rinforzare e tutelare. Una preoccupazione scattatato dopo l'accredito per alcune strutture private da parte del pubblico. Una decisione che aveava visto Rifondazione votare contro, seppur isolata dal resto della coalizione. "Il servizio all’Infanzia è ormai primario - spiega la Cgil - in una iniziativa pubblica subito dopo l’estate, prima della ripresa del nuovo anno scolastico. Fin da subito però ci preme sottolineare che vogliamo tornare su questo argomento, per ribadire la nostra ferma convinzione sulla imprescindibile condizione che gli asili nido mantengano in tutto e per tutto la propria caratteristica di nidi pubblici comunali. La crescente domanda di asilo nido e soprattutto di asilo nido pubblico ci fa pensare che un servizio che si occupa di una fascia di età così importante (0- 3 anni) abbia bisogno di essere accudito e alimentato con risorse nuove, sia economiche che umane. Non si può pensare di ampliare un servizio educativo senza pensare di aumentare le risorse umane, senza assumere il personale che educhi con la professionalità necessaria". Condividi