UMBRIA, È POSSIBILE SCONFIGGERE L'ULTRA DESTRA
di Stefano Vinti.
Avverto,con preoccupazione, che in diversi ritengono scontato il risultato delle elezioni regionali del 27 ottobre, una vittoria dell'ultra destra e dei neo-fascisti, Lega, Fratelli d'Italia. Chi sono? In primis il PD, nonché il movimento dei civici con i socialisti e i Verdi, passando per il M5S. Il PD sosterrà un autocandidato (diciamo....);I civici hanno annunciato il loro candidato presidente per la prossima settimana; i 5S si apprestano a fare le loro regionarie. Il PD, ci vuol fare credere che ha rinunciato al candidato presidente e al tempo stesso ricandida tutti quelli che ancora oggi non si sono accorti del 'declino' dell'Umbria ( alla faccia del rinnovamento);più altri per riempire la lista, insomma stanno cercando di arraffare quattro degli otto consiglieri che spettano alle minoranze consigliari, come obiettivo strategico massimo.I civici e i partiti alleati appaiono interessati, principalmente, a dimostrarsi autonomi e indipendenti dal PD ( con eccessi di rancori e velleitarrismi)e quindi si pongono un obiettivo più che modesto,possibilmente a sgraffignargni un consigliere. Il M5S vive in un mondo politico tutto suo. Nessun commento o presa di posizione umbra per la caduta del governo, idem per il nuovo governo o per la situazione regionale (le prese di posizione individuali contano pochino, contraddittorie come sono, specialmente nei colloqui privati). Lo scenario che abbiamo difronte, mi sembra, è che nessuno pensa realmente a contendere alla Lega la vittoria finale, ma a guadagnare qualche seggio di opposizione in Consiglio regionale.Insomma, siamo arrivati al punto:" la banda continuava a suonare mentre il Titanic stava affondando". Proprio ora che contrariamente a qualche settimana fa, si sono aperti degli spiragli con la caduta del governo gialloverde e con la candidatura di una leghista alla presidenza che non appare propriamente un aquila e una grande amministratrice. Invece, questo è il tempo, per tutti, nessuno escluso, di uscire da vecchie, stanche e rituali liturgie pre-elettorali. Un modo vecchio e finito di fare politica. Questo è il tempo dell'innovazione, di utilizzare pienamente e rapidamente la possibilità politica che si è aperta difronte a noi in Umbria. Ci vuole fantasia, immaginazione, un po' di spregiudicatezza e coraggio politico. La soluzione è una nuova coalizione, una coalizione di nuovo conio, che superi l'idea del centrosinistra; che definisca un programma per una 'nuova Umbria'; che trovi la/il candidato unitario che rappresenti tutti, una coalizione composta da: M5S, forze politiche del centrosinistra e della sinistra, i civici di ogni rito, un PD rinnovato.
Un programma per una 'nuova Umbria'; candidato presidente condiviso, impedire che l'ultra destra razzista, xenofoba, sessista, fascistoide, incapace amministrativamente, liberista autoritaria, avversa a tutti i valori di civiltà che hanno contraddistinto la nostra terra, governi la Regione dell'Umbria.Sono questi gli obiettivi realistici e concreti che è possibile raggiungere.




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