“Grande senso dell’umorismo del premier nel battezzare “Popolo della libertà” un’organizzazione politica votata a calpestare lo stato di diritto, la libertà di stampa, la democrazia nel suo nucleo strutturale: la divisone dei poteri”: questo il commento della giurista Maria Rosaria Marella, candidata alle Europee nella lista Prc-PdCI-Socialismo 2000, alla sentenza Mills.
“Il lodo Alfano – ha continuato Marella - lega le mani alla magistratura, ma l’accertamento delle responsabilità di Berlusconi nella corruzione dei giudici ad opera del suo avvocato Mills, rende illegittimo il potere che esercita fino a quando sarà svolto un regolare processo”.
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