Siamo alle solite, alcuni quotidiani locali non hanno saputo resistere al richiamo della foresta e sono scesi apertamente in campo ancora una volta, come in passato, mettendosi a fare campagna elettorale alla pari di un qualsiasi candidato. Lo stanno facendo descrivendoci una città allo sbando, completamente disastrata e in balìa di violente bande di spacciatori e delinquenti. Che altro si può dire di pseudo inchieste che, guarda la combinazione, vengono intensificate man mano che si avvicina la fatidica data delle elezioni?
Una strategia, come abbiamo detto, abusata anche in passato e sconfitta dagli elettori nelle urne. Elettori che, evidentemente, vivevano una Perugia molto diversa da quella che gli era stata descritta. E, ne siamo certi, sarà così anche questa volta..
Con questo non vogliamo sostenere che non ci siano problemi nella nostra città, ma è troppo facile girare qua e la per mettere il rilievo soltanto le cose che non vanno, trascurando del tutto il molto di buono che c’è e che funziona egregiamente. Tutto questo per farci credere che i quartieri di Perugia sono ridotti come Scampìa, dove è assolutamente sconsigliato uscire di sera se non si vuol correre il rischio di ricevere una coltellata da un rapinatore. E, se si ha la fortuna di farla franca in questo senso, allora, immancabilmente, si finisce per restare feriti da una siringa infetta o dai cocci di una bottiglia infranta.
Figuriamoci poi i parchi pubblici, dove è tutto un “bivacco”, uno “spaccio selvaggio”.
Qual è lo scopo di queste iniziative giornalistiche? Seminare l’insicurezza e con essa la paura fra la gente da trasformare poi in odio nei confronti di chi, da lontano, è venuto, come scrive retoricamente stamani un nostro collega, “a comandare in casa tua”, tanto da farti sentire “un estraneo in casa tua”. Il tutto facendosi smaccatamente sponsor di chi, trovandosi palesemente in difficoltà, conta su tale aiuto per ridare slancio ad una campagna elettorale altrimenti fiacca e senza argomenti.
La nostra città non è cosi, lo sanno bene i perugini e ce lo confermano i tanti amici che hanno scelto la nostra città per viverci e per portarci le loro famiglie. E ce lo dicono anche le migliaia di turisti che rimangono affascinati dalle sue bellezze, oltre che dalla qualità della vita che vi si esprime.
Così, quando dalle urne usciranno sconfitti i denigratori di Perugia, potremo annoverare fra di loro anche qualche quotidiano locale e i non pochi giornalisti che si sono prestati a questo brutto gioco.
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