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PERUGIA – David Geringas, direttore d'orchestra e violoncellista lituano ha dedicato “Kol Nidrei” di Max Bruch, ai terremotati dell'Abruzzo e lo ha fatto nel grande concerto che ha tenuto insieme a “i Solisti di Perugia”. Tutto esaurito nella Basilica di San Pietro per un programma diviso in due parti. La prima con musiche dei giovani Mozart e Hadyn. Del primo è stata eseguita l'opera “K157” scritta quando Wolfgang Amadeus Mozart aveva appena sedici anni. Stessa giovane età per Franz Joseph Haydn, mentore del primo, di cui è stata eseguita “Il concerto per violoncello e orchestra in Do maggiore”. Autentico capolavoro della letteratura violoncellistica di grande repertorio. Dopo l’intervallo il concerto è proseguito in maniera speculare rispetto alla prima parte. Geringas si è riproposto come solista su “Kol Nidrei” di Max Bruch, datato 1881. Una rapsodia sui temi ebraici breve, ma estremamente libera e lirica dove il violoncello, specie all’inizio, interpreta un recitativo. Il concerto nella Basilica di San Pietro si è concluso con David Geringas, nuovamente nel ruolo di direttore d’orchestra. In programma c'era la “Sinfonia n° 9 per archi” (Schweitzer Symphonie) di Felix Mendelssohn. Una grande opera del compositore tedesco che, idealmente, ha chiuso il “cerchio” del programma in quanto il pianista di Amburgo era addirittura più giovane del Mozart compositore della K157. Condividi