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La morte del piccolo Gabriel a Imperia, causata presumibilmente dalla madre e dal suo convivente, e' la punta del'iceberg di un grave fenomeno italiano, la violenza sui minori. Lo afferma il presidente dell'Ami (associazione matrimonialisti italiani), Gian Ettore Gassani, secondo il quale ogni anno in Italia si consumano in media 10 infanticidi, i cui autori nel 90% dei casi sono le madri. ''Dal 1970 al 2008 - afferma Gassani - si sono verificati 378 infanticidi. La maggioranza avviene nel Nord (48,9%), contro il 24,3% al Centro, il 17,8% al Sud e il 12% nelle isole. Le vittime sono soprattutto di sesso femminile (56,3%)''. Numeri che, secondo l'Ami, inducono ad agire sul fronte della prevenzione e di una piu' severa repressione del reato di maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione. Nell'80% dei casi infatti, secondo l'associazione, i minori sono uccisi in via preterintenzionale a causa delle forti percosse ricevute dai genitori. ''Negli ospedali - aggiunge Gassani - sono migliaia i referti medici che attestano lesioni a danno di bambini solitamente spacciate per incidenti domestici e invece riconducibili a violenza. Occorre un potenziamento dei servizi sociali e una specializzazione della polizia giudiziaria nel contrasto ai reati intrafamiliari''. L'Ami propone la modifica del Codice penale riguardo ai reati intrafamiliari e l'introduzione di misure cautelari per chi si macchia di violenze fisiche o psicologiche sui bambini, ma soprattutto un maggiore controllo dei medici ospedalieri. Condividi