PIEGARO - Una domenica pomeriggio nel centro storico di Collebaldo incandescente e non a causa del clima.  La ragione, una lite piuttosto accalorata in famiglia, che ha visto protagonisti un giovane di 25 anni e un  patrigno di origine rumene, che da appena un anno si erano trasferiti nel borgo piegarese.  I due sono venuti alle mani, ma a un certo punto del violento diverbio, sono comparsi pure un forcone e dei coltelli. Insomma gli ingredienti perché la diatriba  finisse in tragedia, cerano tutti.

Quali i motivi che hanno dato origine allo scontro fisico, al momento non sI conoscono. Urla, rumore di mobili che rotolavano, porte che sbattevano violente, improvvisamente hanno rotto il quieto vivere del borgo che vanta origine pagane, con le tracce dei resti di un antico tempio dedicato a Diana e Vesta.

I vicini allarmati da così brutale violenza, sono accorsi chiamando subito i carabinieri, che, insieme alla Croce Rossa, sono giunto sul luogo in pochi minuti.  

Gli uomini dell’Arma, si sono trovati dinnanzi ad uno spettacolo orrido, dove la devastazione frutto della dura lotta tra i due che erano pure ricoperti di sangue, metteva benne in evidenza di quale portata fose stata la loro discussione.

Il patrigno impegnato saltuariamente in alcuni lavori agricoli, il figlio pare che non svolga al momento  nessuna attività lavorativa. Entrambi sono stati portati al Silvestrini per le cure mediche, ma nessuno è stato trattenuto, così come nessuno dei due ha esposto querela nei confronti dell’altro.

I vicini che non sono certo abituati a fatti del genere, si augurano che non si ripetano mai  più.

 

 

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