''Non si aspetti che la soluzione della crisi arrivi dal cielo, come per miracolo. Serve l'impegno di Parlamento e Governo per adottare misure con risposte concrete a chi da solo non ce la può fare'': lo ha detto stamani a Foligno, prima tappa della sua visita umbra, il segretario del Pd, Dario Franceschini. ''Le campagne elettorali - ha aggiunto Franceschini - sono importanti perché sono una straordinaria occasione di ascolto di bisogni, proteste, speranze. Ascoltare è il modo migliore per fare poi scelte''. Per il segretario del Pd, ''l'Italia vera non è quella rappresentata quotidianamente in tv, quella è un'altra cosa, è uno spettacolo, L'Italia è fatta di persone straordinarie che si rimboccano le maniche. La politica faccia la propria parte''. E da una delle città che più hanno subito il terremoto del '97, Franceschini non poteva non parlare della situazione in Abruzzo: "Il modello di ricostruzione attuato in Umbria dopo il terremoto del '97 ha funzionato e dovrebbe essere attuato anche in Abruzzo". Franceschini, parlando con i giornalisti, ha ribadito che ''il Pd darà tutta la sua collaborazione per i provvedimenti sull'emergenza abruzzese che si stanno discutendo in Parlamento, ma il governo deve fare di più e meglio''. Infine Franceschini ha ribadito che ''gli sfollati non possono stare per troppo tempo nelle tende: prima hanno sofferto il freddo, ed ora sta arrivando il caldo. Bisogna trovare una soluzione prima possibile''. ''Vivere nelle tende all'Aquila è un problema serio, 12 persone in una tenda, in una grande tendopoli, prima con il freddo, ora con il caldo. E' un problema vero che va affrontato: non si può far finta di non vederlo semplicemente perché i riflettori si stanno spegnendo. In novembre - ha aggiunto Franceschini - quando è stato annunciato il completamento delle casette, come ha detto ieri il presidente del consiglio, sarà freddo all'Aquila. E' difficile stare in una tenda con il freddo, ma soprattutto con il caldo. E se ne parla poco. Le tendopoli sono necessariamente costruite in piazzali grandi e assolati, la temperatura d'estate in una tenda alle 9 della mattina la rende non abitabile. E chi esce dalla tenda, trova la prima ombra ad un chilometro. La situazione - ha concluso Franceschini - è qualcosa di più di un disagio: è una situazione pericolosa''. Condividi