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di Isabella Rossi A mettere la parola fine al lungo processo per l’omicidio di Barbara Cicioni non sarà la sentenza attesa per oggi. Al termine dell’arringa difensoria, conclusasi venerdì pomeriggio, il pubblico ministero, Antonella Duchini, ha preso la parola per alcune repliche. Tre testimoni hanno affermato il falso, nel corso dell’istruttoria dibattimentale. Sono stretti parenti di Roberto, tre uomini e una donna. Gli atti sono stati inviati alla procura di Firenze, per il principio della “legittima suspicione” ad essi, infatti, si aggiungerebbe un terzo grave reato: oltraggio a magistrato. Responsabile sarebbe l’avvocato Luca Gentili. “Non un solo episodio oltraggioso che può anche sfuggire nell’enfasi della difesa”, ha spiegato il sostituto procuratore, “ne ho contati decine”. La dottoressa avrebbe reso, così come è emerso dall’arringa difensoria, Roberto Spaccino “testimonial” della violenza contro le donne; avrebbe” messo in carcere l’imputato per farlo confessare”, avrebbe “tolto i bambini al padre senza motivo”. “Non è un attacco alla mia persona”, ha concluso il pm, “ma alla parte pubblica”. Condividi