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Tra il 17 e 19 maggio avrà luogo a Torino il G8 tematico sull’università. Oltre alla ministra Gelmini, quaranta rettori dei paesi più industrializzati si riuniranno per discutere sul futuro dell’Università. L’obiettivo dichiarato è quello di proseguire sulla strada, avviata in Europa con la Strategia di Lisbona e il Processo di Bologna, dell’armonizzazione transnazionale all’insegna della subalternità dell’alta formazione alle esigenze delle imprese attraverso l’apporto di capitale privato. Consideriamo questo incontro illegittimo e ne contestiamo i presupposti teorici e politici. Quei Rettori non hanno ricevuto alcun mandato democratico per decidere sulle teste delle centinaia di migliaia di studenti e ricercatori che sono il corpo vivo delle Università. Rifiutiamo la logica di aziendalizzazione che si vorrebbe applicare al mondo della conoscenza. Per questa ragione Rifondazione Comunista parteciperà alle giornate di controvertice, nonché alla Marcia della Degna Rabbia prevista per il 17 e alla manifestazione nazionale della rete contro il G8 che si terrà martedì 19. Ci aspettiamo che il Governo italiano e le forze dell’ordine facciano di tutto per garantire la libera espressione del dissenso. Partecipare ed essere in tanti è una questione di dignità. Condividi