Il Liverpool ha vinto la Champions League 2019, battendo in finale il Tottenham 2-0 (1-0). I gol su rigore di Salah, al 2' del primo tempo, e di Origi al 42' del secondo. Per i Reds e' la sesta Coppa: l'ultima l'avevano vinta nel 2005, ai rigori contro il Milan.

Una stagione intera per rincorrere la Champions, 26 secondi per metterla sotto chiave. O, vista dall'altra parte del campo, per perderla. La coppa 2019 e' del Liverpool. Di Salah e Alisson, ma soprattutto di Jurgen Klopp, che finalmente ha sfatato il tabù delle finali dopo averne perse sei. 

Quella di stasera, contro il Tottenham, l'ha vinta 2-0: con merito, concretezza e senza incantare. Ma la storia si fa con i titoli, e questo conta per le migliaia di tifosi di Liverpool che hanno chiuso la serata con un maestoso 'you'll never walk alone'. 
La finale tutta inglese di Madrid prometteva scintille, ma a condizionarla e' stata l'incredibile partenza: un rigore di Salah segnato al secondo minuto, nato dal mani in area di Sissoko dopo soli 26 secondi. Poteva essere la premessa per una partita spettacolo, invece e' stata la firma sulla sesta Coppa Campioni o Champions che dir si voglia del Liverpool, ora terzo nell'albo d'oro dopo il Real (13) e Milan (7). Il caldo e la voglia del Liverpool di speculare sul vantaggio sfruttando la velocita' delle punte hanno invece tarpato le ali al match. Chiuso nel finale dal gol della certezza di Origi. In mezzo, un Tottenham quasi spompato rispetto alla rimonta della semifinale con l'Ajax o ai quarti col City.

"Ancora non me ne rendo conto, ora in testa ho tante cose, penso che sono venuto da una piccola città del sud del Brasile, dello stato di Rio Grande do Sul, e sono arrivato con il lavoro, e la forza che mi hanno dato la famiglia e i miei amici". E' un Alisson ancora confuso per la gioia quello che racconta a Sky le proprie sensazioni del dopo trionfo in Champions. "Mia moglie non è qui - aggiunge il portiere ex Roma - perché è incinta, stiamo per avere il secondo figlio e si chiamerà Matteo, un nome italiano". "Voglio ringraziare innanzitutto Dio - conclude Alisson -, che mi ha dato la forza per lavorare tanto".

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