PERUGIA - “Dal turismo del vino al turismo agricolo” è il titolo scelto per la tavola rotonda che ha aperto ufficialmente l’edizione 2019 di Cantine in Centro. Un argomento di grande attualità che ha offerto elementi sui quali riflettere. Con un calice in mano, sono stati valutati limiti e punti di forza del sistema turistico legato al vino che, anche alla luce della nuova normativa sull’enoturismo, impone di ripensare il modo di fare accoglienza nei territori e nelle cantine in base a regole precise.

Lo spunto della riflessione, in un territorio come quello umbro ricco di risorse vitivinicole, è partito appunto da Cantine Aperte, l’evento annuale nato con l’obiettivo di promuovere i territori e i loro prodotti enologici, muovendo un'economia legata proprio al turismo del vino. Un evento che, tuttavia, negli ultimi anni, tra cibo ed intrattenimenti fuori tema, folle al limite dell’eccesso e personale di sicurezza, corre il rischio di perdere i suoi valori reali e la sua funzione principe legata alla valorizzazione dei territori, dei produttori e dei prodotti tipici locali, fino a trasformarsi in alcuni casi in una sorta di Sagra del Vino dove il fare “cassetta” supera di gran lunga il valore culturale.

L’incontro si è svolto in piazza Matteotti appena dopo il taglio del nastro della mostra mercato. Hanno partecipato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio Perugia, Avelio Burini, presidente della Strada dei Vini del Cantico, Paolo Morbidoni, presidente delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria, Lucio Tabarrini, presidente del Consorzio Umbria &Tastes e il giornalista Maurizio Pescari.

GLI INTERVENTI. La tavola rotonda ha toccato l’elemento forte del turismo individuando la necessità di una certezza normativa che possa mettere in sinergia i diversi attori protagonisti di una risorsa fondamentale per la nostra regione. Secondo Paolo Morbidoni, portavoce nazionale della Federazione Italiana delle Strade del Vino e dei Sapori, “il turismo è l’unico sistema economico che funziona, ma è anche quello verso il quale le istituzioni destinano le minori risorse”. Il futuro del turismo non può essere delegato solo alla capacità di investimento dei privati, ma deve essere frutto di una “politica di gestione complessiva delle potenzialità di un territorio e dei settori trainanti che in Umbria - come sottolineato anche da Giorgio Mencaroni -sono appunto turismo e agroalimentare. Il presidente della CCCIA di Perugia ha poi insistito sulla necessità di regole e di un riordino, tenendo ferma anche la distinzione tra il mondo commerciale della ristorazione e il mondo del vino, che può rappresentare un pezzo di quel turismo esperienziale che oggi le persone cercano. 

L’assessore al commercio uscente del Comune di Perugia Cristiana Casaioli ha inoltre annunciato “l’intenzione di dar vita ad un progetto che porti la certificazione De.C.O. delle Denominazioni Comunali d’Origine che sono realtà già diffuse in gran parte d’Italia e che danno alle singole amministrazioni comunali la responsabilità di riconoscere il valore esclusivo di alcune produzioni alimentari o agricole”. 

Lucio Tabarrini, vicepresidente dell’Università dei Sapori, ha evidenziato la necessità di lavorare per far sì che i consumatori possano apprendere gli elementi che consentono di riconoscere il valore della qualità nel rispetto del prezzo diverso. È fondamentale in questo senso, come evidenziato anche da Avelio Burini, presidente della Strada dei vini del Cantico, la necessità di acquisire la capacità di raccontare la propria storia, che è ciò che dà un valore diverso a un vino, un olio o a un qualsiasi altro prodotto. 

IL PROGRAMMA DI DOMENICA. Cantine in centro prosegue fino alle ore 20 circa di domenica 2 giugno tra piazza Matteotti, cuore della manifestazione dove è allestita l’area espositiva, e il Centro Camerale G. Alessi di via Mazzini dove si terranno le degustazioni guidate di vini e formaggi offerti da Promocamera Umbria, con la sommelier Isabella Ceccarelli e il degustatore  Claudio Spallaccia (ore 12 e 17.30) e il Premio intitolato a Massimo Tesorini ai vini dolci passiti e alle bollicine dell’Umbria che hanno partecipato alla selezione (ore 18,30). Il costo del ticket degustazione è 10 euro e comprende 5 degustazioni di vino, il bicchiere per la degustazione, una consumazione food presso  il Testone, Antica salumeria Granieri o Bistrot Cafè, e un assaggio di Rumgelato presso la gelateria Grom     

 

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