marini c..jpg
PERUGIA - “Con l’autorevole e pertinente intervento del Presidente Hans-Gert Pöttering si chiude una vicenda sollevata da un Rapporto con dati ‘falsi’ sull’assenteismo dei parlamentari europei e riportato da facili scoop anche sui quotidiani italiani prima ancora della verifica dell’affidabilità di questi presunti studi”. È il commento della deputata europea Catiuscia Marini a margine della pubblicazione, sull’edizione di ‘Le Monde’ del 12 maggio 2009, di una intervista al presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering. Nell’intervista, alla domanda se il presidente sia a conoscenza di un recente studio sul presunto assenteismo dei deputati, il presidente Pöttering risponde: ‘Questa ricerca è totalmente falsa [...] E le statistiche utilizzate non sono pertinenti’”. “Si tratta esattamente - aggiunge Catiuscia Marini - dello stesso studio comparso recentemente su alcuni quotidiani italiani e che mi vedrebbe, assieme ad alcuni colleghi (peraltro quasi tutti subentrati negli ultimi 7-12 mesi di attività del Parlamento, cosa che avrebbe dovuto già di per sé far dubitare della fondatezza dei dati) tra gli ultimi deputati in graduatoria per presenza e attività parlamentare”. “Ebbene - continua la deputata del Pd - sia chiaro una volta per tutte che i criteri sui quali si basa quello studio sono del tutto sbagliati”. Per Catiuscia Marini “è paradossale usare in maniera distorta alcuni dati quale criterio per valutare la qualità del nostro lavoro: le dichiarazioni scritte, ad esempio, non hanno alcun valore normativo o legislativo, mentre i numerosi e complessi dossier al vaglio delle nostre commissioni parlamentari sì. Ma in quello studio il lavoro nelle commissioni parlamentari non viene neanche preso in considerazione”. Negli appena 11 mesi di attività, Catiuscia Marini ha garantito la sua presenza a più del 90% delle riunioni di commissione parlamentare e di plenaria. Lo scorso 14 gennaio la deputata del Pd ha inoltre votato a favore del Rapporto di iniziativa Cappato “sull'accesso pubblico ai documenti del Parlamento europeo”, affinché i cittadini europei possano avere pieno accesso ai dati di frequenza dei deputati al Parlamento europeo. “Ho votato a favore del Rapporto Cappato e rivoterei a favore anche oggi - aggiunge Catiuscia Marini - perché credo fermamente nell'obbligo di gestire con trasparenza le informazioni relative alla nostra attività al Parlamento europeo. Tuttavia auspico che si utilizzino dati ed informazioni in misura corretta per valutare la complessiva attività di un parlamentare europeo (nelle commissioni parlamentari, nei gruppi politici, nella circoscrizione elettorale, nel proprio Paese, in iniziative con le forze economiche, sociali, del volontariato). Capisco anche che tutto ciò sembra più difficile per chi è espressione di una rappresentanza legata al territorio, non partecipa ai talk show televisivi, ma comunque svolge un utile servizio al proprio territorio ed al Paese”. Condividi