fabiola paoloni.jpg
di Fabiola Paoloni, candidata per il Prc al Consiglio comunale di Perugia Esiste l’unità mobile di rianimazione (ambulanza), in località Ponte Felcino, collocata davanti al distretto Socio sanitario, gestita dalla CRI con tutti i presidi necessari a risolvere gran parte delle situazioni di urgenza, dotata di infermieri professionali qualificati con orario continuativo dal lunedì alla domenica dalle 7 alle 19. Impegno senz’altro lodevole fin qui, ma se si devono risolvere situazioni di emergenza che necessitano la somministrazione di farmaci salvavita, è necessario l’intervento del medico, che in questa ambulanza non è previsto. La procedura attuale infatti impone una serie di contatti telefonici tra l’unità di Ponte Felcino e la sede del 118 del S. Maria della Misericordia, che a sua volta, provvede ad inviare un unità mobile dotata di personale medico. Mi chiedo, invece di attuare questo laborioso e lungo protocollo che fa solo perdere tempo sulla tempestività e sull’efficacia dell’intervento sanitario (che per alcune patologie es. ictus, infarti shock anafilattici) occorre intervenire in tempi predefiniti dai protocolli sanitari. Considerata la congestione viaria delle nostre strade, si potrebbe ovviare, a tali inconvenienti, dotando l’unità mobile di Ponte Felcino di personale medico e prolungando l’orario assistenziale su tutto l’arco delle 24 ore. Inoltre, perché non individuare una sede operativa a Ponte Felcino (luogo baricentrico della zona Nord del Comune di Perugia) con locali idonei per il personale sanitario in attesa di chiamata, dove riunire e potenziare le due unità mobili di rianimazione collocate in via del Giochetto (Monteluce), gestite dall’Azienda Ospedaliera e dotate di personale medico. Tutto ciò è utile al fine di garantire un servizio di pronto soccorso mirato alla massima efficacia come garanzia di tutela e tranquillità di tanti residenti della zona Nord del Comune di Perugia. Condividi