LA CITTA' CHE VOGLIAMO
Dalla consapevolezza degli scenari con cui le città dovranno confrontarsi in Italia nei prossimi anni e dalla lettura delle trasformazioni della realtà ternana
nell'ultimo decennio , deriva l'idea della Terni del futuro che poniamo a base del programma elettorale.
Il PD ternano ritiene che le modificazioni della realtà ternana di questi ultimi due decenni vadano ridefinendo l'identità stessa della città, identità che non
può che essere una identità composita ed essere intesa essa stessa come un concetto non acquisito una volta per tutte ma soggetto ad aggiustamenti ed
evoluzioni. E' una identità che si definisce intorno ai temi del lavoro, dell'innovazione e della contemporaneità. Lavoro inteso non solo come patrimonio prezioso di esperienze industriali, ma come vocazione complessiva ad una cultura del fare, dell'operosità attiva, che coniuga la visione di un lavoro giusto e sicuro con la tendenza al fare impresa.
Innovazione intesa come consapevolezza che nell'economia attuale la risorsa fondamentale è la conoscenza, come promozione della creatività e
come sviluppo della tecnologia a servizio della qualità della vita, dell'ambiente e del progresso civile.
Contemporaneità intesa come metodo di ragionamento, come apertura e confronto con il mondo, come progettualità, adattabilità, flessibilità e come
accettazione della trasformazione permanente come categoria del proprio vivere.
Se questa è l'identità che la città va definendo, allora le categorie chiave su cui strutturare il profilo della Terni di domani non possono che essere le risorse umane, la capacità di fare sistema, la qualità.
La città che vogliamo sarà dunque una città che, valorizzando le risorse umane promuove uno sviluppo integrato di qualità connotato
da sostenibilità sociale ed ambientale, mettendo a sistema tutte le risorse cittadine in modo da dare a tutti un'opportunità di avanzamento e di crescita e senza lasciare nessuno indietro.
LA CITTÀ DELLE OPPORTUNITÀ E LA CITTÀ ATTRATTIVA
Il PD ternano è consapevole che l'idea di città proposta è alta, che la sfida è ambiziosa, che il modello non è a portata di mano, che bisogna molto
lavorare sui fattori negativi che possono fare da freno rispetto all'obiettivo proposto, che sono fattori propri del carattere della città e che vanno
identificati nella tendenza alla sottostima e all'autocommiserazione, in un certo residuo provincialismo, nella difficoltà a cooperare e a fare sistema. Siamo però altrettanto convinti delle potenzialità positive della società ternana, ancora largamente inespresse, e della assoluta necessità di un
ampio coinvolgimento di tutto il corpo sociale intorno ad un obiettivo comune e condiviso. Per questi motivi il perseguimento del modello delineato non può che passare attraverso un rinnovato Patto con la Città che la politica propone alle molteplici articolazioni della società e che dovrà vedere l'Amministrazione
Comunale, le forze sociali e produttive, i cittadini, impegnati in un comune progetto di città. Il Patto con la Città sarà fondato sulla ricerca di obiettivi comuni, sulla condivisione delle responsabilità, sulla valorizzazione del senso civico e sul rispetto delle regole da parte di tutti. Un Patto che si articola su molteplici temi e obiettivi che vanno a costituire
l'intelaiatura del progetto di città che si porta avanti, e di cui qui, anticipando alcune tematiche concrete e specifiche trattate nei prossimi capitoli, si riporta qualche esempio:
+ l'Amministrazione concede incentivi alle imprese che investono in
innovazione tecnologica, sostenibilità sociale ed ambientale
+l'Amministrazione semplifica le procedure, le imprese investono nel
sociale
+l'Amministrazione investe in strutture di servizio realizzate in Project financing, le imprese costruiscono meno abitazioni
+l'Amministrazione migliora il trasporto pubblico, i cittadini usano meno l'auto privata
+l'Amministrazione incentiva e promuove la raccolta differenziata dei rifiuti, i cittadini e le imprese collaborano riducendo i rifiuti prodotti
Si attiva così un percorso virtuoso che da un lato porta alla formazione di una nuova classe dirigente cittadina, politica e non solo, autenticamente
capace di interpretare e attuare l'interesse comune, dall'altro consolida nei cittadini un orientamento diffuso al senso civico e al benessere comune.
LA PROMOZIONE DEL MERITO E DELLE COMPETENZE
Il percorso concettuale fin qui sviluppato ha a suo fondamento la consapevolezza che
oggi il maggior fattore di competitività di un territorio risiede non tanto nella
disponibilità di materie prime o di prodotti di trasformazione quanto nella
disponibilità di capitale umano.
Nell'economia della conoscenza è sulla intelligenza e sulla creatività umana che si
basano i fattori di progresso; per contro sono i cosiddetti “fattori di localizzazione” che
guidano gli spostamenti delle persone, dei “talenti”, verso le città e i territori.
Terni deve dunque essere capace di trattenere, coltivare ed attirare il
capitale umano di qualità.
Per far ciò occorre promuovere una “cultura del merito” adeguando a ciò la
cultura sociale, innovando le capacità relazionali, le strategie e le forme di intervento
delle istituzioni; è necessario dunque un nuovo approccio, l’attenzione deve essere
rivolta di più su alcuni fattori endogeni quali la centralità della persona, la sua
formazione, l’eccellenza formativa, il valore dello studio, la meritocrazia.
Analogamente occorre promuovere e favorire la creatività, intesa come libera
espressione delle energie intellettuali in modo che possano costituire la forza motrice
dello sviluppo.
I giovani
Si ritiene che a buon titolo la promozione delle risorse giovanili possa essere
annoverata tra le azioni utili a far avanzare nella città la cultura del merito, poiché
valorizzando le idee, i progetti, il talento e la creatività dei giovani si investe sul futuro
della comunità.
Si propongono di seguito alcune azioni mirate.
1) SVILUPPO DELL’ASSOCIAZIONISMO GIOVANILE
L’obiettivo è quello di promuovere il confronto tra i giovani con incontri periodici
intergenerazionali, all’interno dei centri polifunzionali di quartiere e nei centri sociali,
tra i giovani stessi ed altre realtà associative presenti nella realtà ternana (anziani,
immigrati), favorendo l’aggregazione sociale e il proliferare di iniziative realizzate in
gruppo a sfondo culturale, socio-educativo e ludico.
2) SOSTEGNO E PROMOZIONE DI PROGETTI E IDEE
Uno degli obiettivi fondamentali in materia di politiche giovanili deve essere quello di
favorire il più possibile la libertà d’espressione, la creatività, il talento e le
idee dei ragazzi. In questi anni sul tema della creatività giovanile si è dato vita a 5
edizioni dei bandi Iniziative Giovani e alla realizzazione di programmi IG Open, che
hanno consentito l’emergere di soggettività giovanili in varie forme, associative e di
Partito Democratico di Terni –
http://www.pdterni.it Pagina 13 di 31
gruppi informali. E’ un percorso che va valorizzato e rafforzato, che garantisce
trasparenza, stimolo a competere sul terreno delle idee, sostegno alla realizzazione
progettuale in rete.
Un altro terreno su cui operare è la promozione di concorsi di idee e progettazione
riservati ai giovani per la qualificazione della città e dell’arredo urbano. Le giovani
generazioni, i professionisti ed i talenti saranno più attratti dalla nostra città se
possono “creare” un ambiente vicino alla loro sensibilità e cultura.
3) PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLO SVILUPPO DELLA PROPRIA COMUNITA’
L’obiettivo è quello di promuovere occasioni ed eventi a carattere informativo e
interattivo (questionari, assemblee, referendum informali) atti a raccogliere idee,
pareri e critiche, con il fine ultimo di dare voce alla fascia più giovane della
comunità locale e di far si che quest’ultima possa concretamente partecipare allo
sviluppo della propria città.
4) UNIVERSITA’, FORMAZIONE E ACCESSO ALLA CULTURA
L’obiettivo è quello di consolidare e sviluppare il Polo Universitario, migliorandone
la connotazione sul piano scientifico, della ricerca e delle strutture, collegandolo
sempre di più al territorio e di studiare e promuovere il ruolo della cultura quale
strumento di sostegno e promozione della creatività e dell'innovazione
giovanile.
Fondamentale in questo contesto sarà anche la possibilità di offrire ai migliori studenti
ternani borse di studio in prestigiose facoltà italiane, europee o americane. Le borse
dovranno essere finalizzate a progetti di interesse per la città, per l’ammodernamento
della pubblica amministrazione locale e per la creazione di imprese innovative da
localizzare a Terni. In questo contesto l’Amministrazione Comunale dovrà sviluppare
sinergie ad esempio con le Fondazioni che operano in questi campi per la promozione
del merito.
5) QUALITA’ DEL LAVORO GIOVANILE
I giovani sono una risorsa: offrire loro opportunità di lavoro qualificato e
trattenerne la fuga verso altre realtà significa non solo offrire a chi ama la propria
città la possibilità di progettarvi un futuro, ma anche mettere a disposizione di
Terni un capitale umano qualificato e di grande competenza; in quest’ottica la
strada da percorrere è necessariamente quella di perseguire una sempre maggiore
integrazione fra mondo della formazione, della scuola, dell’Università,
dell’impresa innovativa e le istituzioni locali.
6) AGEVOLAZIONI ECONOMICHE E CREDITIZIE SPECIFICHE
È fondamentale promuovere l’indipendenza economica delle giovani famiglie e
dei giovani tutti: a tale scopo è importante proporre lo sviluppo di convenzioni con
esercizi commerciali, teatri e cinema e, soprattutto, sul versante creditizio/finanziario,
adoperarsi per sviluppare forme di microcredito locale e di accesso al prestito
agevolato per impresa e prima casa per i ragazzi.
IL RUOLO TERRITORIALE DELLA CITTA' - TERNI PROTAGONISTA IN UMBRIA
Nel quadro della inevitabile competizione tra territori che, nella società globalizzata,
va collocata quanto meno in una dimensione europea – o, se si vuole, nel quadro dello
sforzo ad attrezzarsi per gestire la crisi economica – un fattore chiave è quale ruolo
territoriale può giocare una comunità e quale è l'ambito di riferimento
territoriale (il “campo di gioco”) nel quale competere.
Il PD ternano è convinto che Terni possa e debba giocare un ruolo da protagonista
nell'ambito di un sistema di riferimento a due livelli, uno costituito dal sistema della
Conca ternana e dei comuni circostanti, l'altro identificato nell'Umbria e nella sua
proiezione verso Roma e l'Alto Lazio.
Rispetto al primo, Terni, per il suo peso specifico, per il ruolo di capoluogo di
Provincia, per la naturale condizione di fornitore di servizi d'area vasta, deve
assumere pienamente il ruolo di leader naturale e condiviso dell'insieme dei
comuni circostanti, Narni, Amelia, Stroncone, Sangemini, Acquasparta, i comuni della
Valnerina ternana.
Tale ruolo si esplica attraverso la condivisione di politiche comuni e
complementari, in grado di rafforzare l'intero sistema territoriale, sotto il profilo
dell'urbanistica, del terziario avanzato (Università), dei servizi a rete, del comparto
produttivo. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, il sistema territoriale configura
quella piattaforma produttiva d'area vasta che è una delle carte da giocare per
uscire dalla dimensione localistica e reggere le sfide imposte dai nuovi scenari
economici.
Rispetto al secondo livello, Terni e i comuni ad essa collegati debbono saper
sviluppare un rapporto da protagonista con la Regione Umbria, tale da configurare un
polo di aggregazione che interloquisce con Spoleto e con la Valnerina, realtà che con
Terni sono geograficamente e strutturalmente connesse, costituendo insieme la porta
dell'intera Umbria verso Roma e verso l'Alto Lazio.
La collocazione geografica della città, la dotazione infrastrutturale, la caratteristica di
erogatore di servizi di qualità di area vasta (es. l'ospedale, i servizi culturali, il
terziario, ma non solo) assegnano naturalmente a Terni questo ruolo.
Si tratta dunque da un lato di rafforzare la presenza di Terni nel quadro
regionale, in termini istituzionali, di partecipazione alle politiche regionali, in termini
di accesso ai fondi comunitari, nella convinzione che rafforzare Terni in Umbria
significa rafforzare l'Umbria, in un quadro che propone scenari problematici per la
nostra regione nella prospettiva del federalismo fiscale.
Dall'altro lato si tratta di sviluppare concretamente una vocazione, quella del
rapporto con Roma e con il sistema Rieti, Viterbo, Civitavecchia, che dai primi
anni '90 è stata individuata per la città, ma che prima è stata usata per fini anti-umbri
e quindi sostanzialmente a solo scopo propagandistico, poi è stata convintamente
declinata come rapporto dell'intera regione con la capitale e che ora deve trovare
piena e concreta attuazione.
E' evidente come in questo scenario il tema dei collegamenti e delle
infrastrutture diventa centrale.
Prioritario, ad avviso del PD ternano, è il potenziamento e la qualificazione dei
collegamenti ferroviari; il raddoppio integrale della Orte-Falconara, che consente a
Terni di essere sul percorso commerciale tra l'Est del Mediterraneo e l'Ovest; il
progetto Gronda nord di Roma; il completamento della Orte-Capranica-Civitavecchia;
il potenziamento e la qualificazione della FCU.
Per quanto riguarda le infrastrutture viarie, conquistato dopo trenta anni il
collegamento veloce con Rieti, occorre ora portare a conclusione il collegamento Rieti-
Terni-Viterbo- Civitavecchia con il completamento della superstrada con quest'ultima
località, che si avvia a diventare un importante porto del Mediterraneo Ovest verso il
quale devono viaggiare veloci i prodotti della nostra industria.
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