di Vincenzo Simoni* Presidente Unione Inquilini
Un silenzio tombale avvolge la questione
casa nella campagna elettorale per le Europee eppure in Europa la crisi abitativa colpisce circa 85 milioni di persone tra mal alloggiate, con sfratto esecutivo e senzatetto. Ma questi milioni di persone non hanno voce: non esistono, sono fantasmi! Questo silenzio assordante sulla precarietà abitativa è tanto inspiegabile quanto inammissibile ed incivile.
Milioni di persone sono escluse dal
mercato abitativo e per le quali non esistono adeguate politiche sociali. Appare evidente come né i singoli Stati membri né le amministrazioni locali siano in grado ed abbiano la volontà di offrire soluzioni soddisfacenti e adeguate al problema.
Mi sono candidato affinché l’Europa dove già esiste una rete sociale di associazioni, sindacati, cooperative, università popolari, diventi terreno unitario e
unificante delle lotte per il diritto alla casa e contro il caro affitti.
Per questi motivi propongo che l’Unione Europea sostenga un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica che coinvolga tutti i Paesi aderenti stanziando almeno 20 miliardi l’anno nei
prossimi 5 anni per il recupero e la realizzazione di almeno 2 milioni di alloggi l’anno da locare ad un canone rapportato al reddito.
I precari della casa non possono attendere piani di fattibilità come proposto nell’accordo recentemente siglato tra le Regioni e il Governo
in merito al piano casa! Basta con sedicenti piani di fattibilità! Servono azioni concrete ed immediate a carattere nazionale ed europeo”
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