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VALNERINA - Per i canoisti umbri: fiumi e torrenti vietati per le zone di pesca decretate no kill' dalla regione. Il rispetto di una legge regionale dell'ottobre 2008 per la salvaguardia del patrimonio ittico ambientale del bacino della Valnerina ha di fatto vietato il passaggio alle canoe nei fiumi di quell'area. Fino al punto di dover proseguire, per i 5-6 chilometri totalmente interdetti, a piedi o in macchina e comunque con orari stabiliti. A raccontare la controversia tra canoisti e pescatori, in seguito alla norma di protezione ambientale, il presidente di Federazione italiana canoa e kayak dell'Umbria, Sandro Papi. La legge in questione, ricorda Papi, all'articolo 27 pone ''una serie di limitazioni e ostacoli alla navigazione sia per le canoe che per i raft ritenendoli possibili deturpatori dell'ambiente riproduttivo delle specie autoctone'' del bacino. ''Tutto cio' - aggiunge - senza aver consultato le parti interessate ma soprattutto senza uno studio che dimostri e giustifichi le misure restrittive adottate''. Si apre cosi' un contenzioso per la stesura del regolamento attuativo: a contrapporsi canoisti e pescatori. La richiesta e' di ''non avere limitazioni'' per le canoe mentre si era partiti con regolamenti che prevedevano limitazioni nel numero e nell'intervallo di discesa tra canoisti, differenziati per tratti specifici di fiume. I canoisti hanno anche fatto sentire la loro voce attraverso e-mail rivolte a Enti interessati che sembrano aver ottenuto successo. Il nuovo regolamento, in vigore dal primo aprile 2009, stabilisce le modalita' di svolgimento delle attivita' sportive acquatiche nei corsi d'acqua demaniali della regione Umbria: consente l'attivita' di canoa, kayak, rafting senza limitazioni numeriche per canoe e kayak mentre introduce limitazioni per i raft. La regolamentazione piu' significativa e' il limite orario, norma accettata e condivisa in quanto in linea con i regolamenti in vigore in altri paesi d'Europa, libero accesso, il giovedi', nelle zone piu' vietate, salvo modifiche da parte delle province. Condividi