di Paolo Bartoli e Urbano Barelli*Italia Nostra L'area di Piazza Grimana, già tristemente nota per il degrado in cui è stata abbandonata e per lo spaccio e consumo di droga che avviene quotidianamente sotto gli occhi di tutti, è stata ieri teatro di un ennesimo episodio di violenza, in pieno giorno e alla presenza di decine di persone, questa volta conclusosi per fortuna con l'arresto di uno spacciatore armato di un lungo coltello con il quale aveva ferito un suo, sembra, possibile concorrente. Va dato atto ai carabinieri di essere intervenuti prontamente sul posto, ma va anche ricordato che ciò si è dovuto alla tempestiva segnalazione da parte di alcuni testimoni dell'accaduto. Il fatto si è consumato proprio di fronte alla "prestigiosa" Università per gli Stranieri, di cui i distratti amministratori locali menano sempre vanto quando si tratta di fare della retorica sulla vocazione cosmopolita della città di Perugia, e a due passi dall'Arco etrusco, che anche ieri aveva attirato numerosi turisti. E, se ai distratti amministratori locali non dispiace troppo, è anche una zona frequentata dai nostri figli che la attraversano per andare a scuola o a spasso o per giocare a basket. Ad imporre il recupero della zona dal degrado, dallo spaccio e dalla violenza non è servito nemmeno l’omicidio di Meredith Kercher che ha portato la zona e l’intera città sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo nel modo che sappiamo. Vogliamo pertanto lanciare l'ennesimo grido di allarme e chiedere con forza che le autorità locali e le forze dell' ordine pongano in essere misure efficaci (a partire da un più continuativo controllo della Zona, alla riduzione del traffico e ad una migliore illuminazione pubblica) per impedire che Piazza Grimana sia definitivamente abbandonata agli spacciatori e proibita ai cittadini, agli anziani, agli studenti, ai ragazzi che vorrebbero viverla e frequentarla in serenità e sicurezza. Condividi