Perugia: Ripensare radicalmente la città.
Ripensare radicalmente la città, ripensarla per chi ci vive, ripensarla tutta insieme, cioè come un sistema articolato, connesso e delicato. Ripensarla tutti insieme, mettendola al riparo dagli appetiti dei pochi potenti che l’hanno sfruttata e intendono continuare a farlo per trarre profitto dal territorio a scapito della comunità. Perché la città è il bene comune per eccellenza, e i cittadini devono potersene riappropriare per viverla a pieno.
Tutto questo a Perugia significa dire basta all’alleanza di fatto che il potere politico - cioè la giunta uscente e quelle che l’hanno preceduta, in netta continuità nonostante il diverso “colore” - ha stretto con cementieri, costruttori e grandi fondi di investimento. I quali, negli anni, sono stati i veri architetti della città, ne hanno plasmato il volto a loro immagine e a prescindere dall’interesse comune, realizzando cubature immense e inutili che hanno sottratto spazi, risorse, ambiente e qualità della vita a tantissimi e fruttato grandi profitti per pochi.
Sono queste le indicazioni scaturite dal tavolo di lavoro sulle politiche urbanistiche di “Perugia città in comune”, la coalizione civica e popolare che si pone in netta discontinuità con il cosidetto centrodestra che sta governando, con il cosidetto centrosinistra che ha governato, e con il Movimento 5 stelle, ai cui proclami non sono mai conseguiti atti.
Come si traducono questi principi ispiratori in politiche concrete?
Riqualificando il patrimonio pubblico, mettendo al bando il consumo di suolo e le opere faraoniche utili solo a drenare risorse dalla comunità ai soliti noti, e puntando invece al riutilizzo e alla riqualificazione dell’esistente.
Ricreando spazi di socialità diffusa, restituendo una funzione a contenitori vuoti, tanto nelle periferie quanto nell’acropoli.
Evitando la contrapposizione centro/periferie, pensando la città come una realtà multicentrica dove ogni residente si senta a proprio agio nel camminare, vivere, divertirsi, fruire spazi nel proprio quartiere. Perché la città è un sistema, e va pensata come tale, tenendo ben presente che l’intervento in ogni sua parte ha conseguenze sulla sua interezza.
Creando insomma le premesse perché la città sia gradevole e vivibile in ogni sua parte per chi ci abita e per chi la visita.
Elaborando innovative politiche per favorire l’insediamento di piccole realtà commerciali e imprenditoriali, anche attraverso l’utilizzo di sgravi fiscali che riducano drasticamente i tributi comunali per i primi anni e consentano così di nascere, crescere e creare lavoro e nuova socialità a chi non ha grandi capitali da investire.
Tutto questo, con il contributo di intelligenze e competenze diffuse, può contribuire a ricostruire una Perugia vivibile, viva e accogliente in ogni sua parte. Una Perugia restituita ai suoi residenti affinché la vivano da protagonisti, la riprogettino a loro immagine e siano spinti a riappropriarsi delle loro strade e di spazi ora lasciati al degrado in maniera spontanea e diffusa.
Una Perugia in comune, non di pochi. Ma di tutti.

Recent comments
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago