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PERUGIA - Matrici ideali diverse, ma tutti e tre accumunati da un profondo amore per la loro città. Ci riferiamo alle tre personalità che il Consiglio comunale di Perugia ha deciso di inserire quest'anno nell'Albo d'oro della città e che verranno insigniti di questo onore nella Sala dei Notari il prossimo 20 giugno, allorché verranno lette le motivazioni che hanno determinato queste scelte. Un riconoscimento che andrà anche alla Pro Ponte di Ponte San Giovanni e all'associazione Don Guanella In verità due di loro, Italo Vinti e Ilvano Rasimelli, hanno in comune una militanza nella Resistenza antifascita e decenni di impegno, come comunisti, al servizio della comunità, anche in veste di pubblici amministratori (Vinti è stato consigliere comunale, mentre Rasimelli oltre che assessore a Perugia, è stato anche presidente della Provincia). Diversa, invece, la collocazione sociale, con Vinti che ha speso la sua intera vita lavorativa all'interno dello stabilimento della Perugina, emergendo sia come dirigente politico che sindacale, mentre Rasimelli, brillante ingegnere, è stato l'iniziatore, fra l'altro, della Rpa, un'azienda che è cresciuta con il tempo fino a rappresentare una delle realtà imprenditoriali più note di Perugia, anche oltre i confini regionali. Il terzo, Mons. Remo Bistoni, è invece un sacerdote che porta in dote una vasta attività letterario-giornalistica e pastorale: è stato lui, infatti, che ha aperto la strada alla collaborazione fra la diocesi perugina e il Malawi allo scopo di portare conforto a quelle indigenti popolazioni. Oltre a questi tre personaggi il 20 giugno prossimo saranno iscritte all'Albo d'oro di Perugia anche due insigni istituzioni locali, una laica e l'altra cattolica: la Pro Ponte di Ponte San Giovanni e l'associazione Don Guanella che ha la sua sede operativa a Montebello. Della Pro Ponte si ricorda l'intesa attività svolta per favorire la crescita civile, sociale ed umana della popolazione di Ponta San Giovanni, realizzata con la promozione di innumerevoli iniziative culturali e di aggregazione che hanno sempre riscosso un vasto consenso. Quanto all'associazione Don Guanella, la sua sede di Montebello, che celebra quest'anno il primo cinquantenario di attività, è testimonianza di una continua e preziosa opera di assistenza svolta a favore dei più sfortunati. Condividi