“Se i pescatori non possono fare a meno del lago, è anche vero che senza di loro il lago sarebbe un bacino morto e improduttivo”. Partendo da questa riflessione la presidente della Regione Umbria, oggi a San Savino per un incontro pubblico con i pescatori del Lago Trasimeno, ha ribadito la “grande attenzione” rivolta dalla Regione alla realtà del Trasimeno: “In questi anni abbiamo messo in campo iniziative di grande significato per risolvere l’annoso problema di un bacino imbrifero senza immissari e che ciclicamente è sottoposto a periodi di siccità che compromettono il suo ecosistema. Entro un anno sarà completato il collegamento tra la diga di Montedoglio ed il Lago Trasimeno, mentre si spera che entro il 2011 sarà ultimato anche quello con l’invaso sul Chiascio. Avremo così messo al riparo il Trasimeno dai rischi di prolungate siccità e al tempo stesso offriremo un’adeguata alternativa agli attingimenti a scopo irriguo”.
Attualmente sono circa 50 i pescatori professionali che operano nell’area del Trasimeno, raggruppati in due cooperative. “I pescatori e la loro attività – ha sottolineato Fora nel suo intervento – rappresentano il fulcro della vita sociale ed economica di questo territorio. Rilanciare la loro attività significa rilanciare il Trasimeno nel suo insieme, sia da un punto di vista economico che turistico. Ciò che noi chiediamo è di poter operare, magari anche utilizzando al meglio tutte le opportunità derivanti dai progetti finanziati con i fondi europei”.
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