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PERUGIA - "Ruolo dei Centri socio culturali nel territorio comunale per il piano sociale regionale", è il titolo del nono meeting della solidarietà sociale che si svolgerà sabato 9 maggio alle 10, negli spazi del Ristorante Bigi in via Vestricciano Genna, Ponte delle Pietra – Perugia. Il dibattito sarà avviato da una relazione sulla stato dell’arte di Nazareno Tardioli, presidente del Coordinamento dei Centri socio culturali del Comune di Perugia, e moderato da Edi Cicchi, segretaria del Coordinamento. A seguire prenderanno la parola anche Wladimiro Boccali, candidato sindaco del Comune di Perugia, i rappresentanti dei Centri socio culturali locali, delle associazioni di volontariato e del terzo settore, e gli esponenti dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Concluderanno i lavori gli Assessori alle politiche sociali del Comune di Perugia, Tiziana Capaldini, e della Regione Umbria Damiano Stufara. I Centri socio culturali (24 in totale che contano oltre 7.500 soci di cui più di 350 impegnati quotidianamente per il bene della collettività), con questa iniziativa intendono confrontarsi con le autorità locali per definire il ruolo che ad essi compete nell'ambito del piano sociale regionale. Cambiano le esigenze, l'attesa di vita si allunga, le risorse delle famiglie si assottigliano, ma soprattutto si sta modificando il ruolo dei Centri socio culturali, in nome delle nuove discipline normative (le leggi nazionali 460/97 e 383/01) che vorrebbero modificare la fisionomia giuridica di questi soggetti spostandoli dai registri del volontariato a quelli della promozione sociale. I soci dei centri fanno sapere di prediligere il ruolo volontario della loro attività, confermando appunto la forte volontà di aiutare il prossimo e rimanere attivi anche in età pensionabile. Le riforme del welfare hanno aperto spazi di partecipazione per i cittadini e per le loro organizzazioni, comprese quelle volontarie, che necessitano di uno stretto rapporto con tutte le realtà coinvolte al fine di stabilire compiti e priorità. Parallelamente, le politiche sociali hanno conquistato una nuova centralità anche perché sono sempre più spesso concepite per la promozione dell'agio e non solo per la riparazione del disagio. In altre parole, il ruolo del socio in quanto attore importante per la costruzione del bene comune e per progettualità politica necessaria a salvaguardare, implementare, ricreare questi beni, deve essere definito e ben determinato. È questo in sostanza lo scopo del meeting che vedrà confrontarsi in un sereno dibattito le Istituzioni da un lato, e i rappresentanti dei Centri socio culturali dall’altro. Al termine dell’incontro è previsto un pranzo sociale a cui parteciperanno numerosi rappresentati dei Centri socio culturali e seguirà un pomeriggio ricreativo. Condividi