E’ singolare e preoccupante che i partiti rappresentati in Parlamento mostrino assoluta indifferenza per la drammatica situazione dell’Afghanistan, e non la affrontino invece con un dibattito parlamentare e con le necessarie decisioni conseguenti. La nuova, terribile strage di civili in atto, con decine di vittime del “fuoco amico” delle forze occidentali, può essere definito in un solo modo: è guerra. Tutto ciò è in aperto contrasto con la norma costituzionale per la quale l’Italia ripudia la guerra: le forze militari italiane stanno invece partecipando attivamente al conflitto, come è confermato dal tragico episodio che è costato la vita a una bambina. Lo ribadiamo, l’Italia ritiri le sue truppe. In Afghanistan non stiamo partecipando a una missione umanitaria per ripristinare la democrazia e i diritti, ma compartecipiamo a una guerra che ha già prodotto migliaia di vittime civili, a sostegno di un regime screditato e corrotto. Condividi