E' accusato di avere sottoposto a stalking una connazionale della quale si era invaghito per poi minacciarla nella sua abitazione con un grande coltello un colombiano di 37 anni arrestato a Perugia dalla squadra mobile della questura dopo una colluttazione con gli agenti. L'uomo, un trentasettenne in regola con il permesso di soggiorno, deve rispondere di atti persecutori, minacce gravi, tentate lesioni personali, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo la ricostruzione della polizia lo stalking andava avanti da circa tre mesi. In particolare lo straniero, Ferney Calero Munoz, aveva ripetutamente telefonato, anche di notte, alla sua connazionale, pedinandola e bussando alla porta della sua abitazione. I due - è emerso dagli accertamenti - non erano mai stati legati sentimentalmente ma la trentaduenne era un'amica di una ex fidanzata del colombiano che dopo averla conosciuta si era invaghito di lei. Nei giorni scorsi la sudamericana aveva denunciato la presunta persecuzione alla polizia. Ieri sera è quindi giunta al 113 una telefonata di una vicina di casa della colombiana che segnalava un trambusto provenire dalla casa di quest'ultima. E' subito intervenuta la squadra mobile - diretta da Giorgio Di Munno - e gli agenti hanno verificato che Munoz era entrato nell'appartamento, al nono piano di uno stabile in via del Macello, forzando una finestra dopo essere saltato su un pianerottolo. All'interno il personale della polizia - si è appreso in questura - ha trovato il colombiano che stava puntando un grande coltello (con una lama particolarmente affilata di 40 centimetri) alla gola della connazionale. L'uomo è apparso fuori di sé agli agenti contro i quali si è scagliato. E' stato però bloccato e arrestato dopo una colluttazione. Condividi