Nonostante i debiti e la 'stretta' che il Governo ha dichiarato di voler porre nelle spese della pubblica amministrazione, e in particolare di quelle del Servizio sanitario nazionale, certe voci di bilancio continuano a lievitare. Come quelle degli incarichi a consulenti e collaboratori esterni. Secondo la relazione al Parlamento del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, è stato di 340.802.110,48 euro l'ammontare complessivo dei compensi erogati a consulenti e collaboratori esterni per incarichi nel 2007, il 41,67% in più rispetto al 2006. L'ammontare dei compensi erogati nel 2007 ha registrato rispetto al 2006 una differenza sostanziale in termini di spesa pari a 100.242.344,93 euro. In totale nel 2007 i collaboratori e consulenti esterni cui sono stati affidati incarichi sono stati 21.001, contro i 16.423 del 2006 (+27,88%), mentre quelli pagati sono stati 22.006 nel 2007 e 17.538 nel 2006 (+25.48%). In media ad ogni soggetto sono stati conferiti 1,37 incarichi e liquidati 1,44 incarichi, con un compenso medio per incarico di 10.784,19 euro nel 2007. Più alto dei 9.645,93 del 2006 (+11,80%). Il ricorso a consulenze esterne varia a seconda delle regioni. Quelle che nel 2007 si sono avvalse maggiormente di personale esterno alle amministrazioni pubbliche, sono state Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Toscana e Provincia autonoma di Bolzano. Quest'ultima addirittura è passata da zero incarichi nel 2006 a 1.004 nel 2007. Notevole incremento anche nella Provincia autonoma di Trento, passata da 55 consulenti e collaboratori nel 2006 a 182 nel 2007. Calabria, Toscana e Sardegna registrano le variazioni percentuali in aumento maggiori, rispettivamente del 158,33%, del 105,77% e del 102,63%. A seguire si sono avuti aumenti anche in Umbria (65%), Abruzzo (50,44%), Sicilia (49%), Puglia (44,75%), Lombardia (35,48%) e Basilicata (34,85%). Inversione di tendenza invece per le amministrazioni di Val d'Aosta (-38,89%), Lazio (-27,18%), Liguria (-17,52%) e Piemonte (-6,48%). Condividi