La formazione economico-sociale del capitalismo finanziario globale sta producendo il passaggio a una nuova fase. L'instabilità delle relazioni internazionali, il loro essere constante generatore di crisi di diversa natura,sino alla terza guerra mondiale a pezzi, si connette sistematicamente con le cangianti mutevolezze delle caratteristiche di questo nuovo capitalismo.Così si succedono,con sorprendente rapidità, fasi tra loro diverse che tuttavia si snodano attorno a un nucleo duro permanente, che è quello che connota in sè specificatamente il capitalismo finanziario globale:una rivoluzione regressiva che ha per oggetto il lavoro in ogni sua manifestazione e che può dipiegarsi senza limite dopo l'uscita di scena del suo antagonista storico, il movimento operaio del '900.Tra la lunga crisi economica dell'inizio del secolo e la sua precaria fuoriuscita si sono succeduti e si susseguono sconvolgimenti e innovazioni anche repentine sull'intera scena mondiale che investono le sue aree macroeconomiche, gli Stati e i rapporti tra di loro, le forze politiche e le loro famiglie storiche e inedite, mentre gli sviluppi, in questo quadro di rapporti sociali, della scienza e della tecnica investono, con sempre maggiore evidenza, la natura stessa dell'umanità, fino a delinearne una nuova inquietante antropologia. Questa sfida storica di fondo dell'ultimo capitalismo è occultata dal formarsi di un senso comune che legge questo gigantesco, e inedito, latente conflitto di classe come un fenomeno naturale,ineluttabile.
F.B.Alternative per il Socialismo n.51;parte prima.

Link: Alternative per il socialismo.

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