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E' la Gran Bretagna il paese ospite della 42esima edizione del Festival delle nazioni, che si svolgerà a Città di Castello dal 26 agosto al 5 settembre. Il filo rosso del cartellone è nella considerazione che se la Gran Bretagna non ha prodotto dopo tutto una foltissima schiera di grandi compositori è stata ed è invece detentrice di una vita musicale di altissima qualità. Molti grandi artisti ne hanno fatto una seconda patria o comunque si sono lasciati suggestionare dalla sua civiltà. Tra questi Haendel, il genio tedesco del Barocco inglese cui sarà prestato un omaggio in occasione del 250esimo anniversario della morte con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Ed ancora Haydn, autore delle 12 Sinfonie londinesi - di cui il prestigioso Quartetto di Tokyo eseguirà l'Opera 76 mentre i Solisti di Perugia interpreteranno la Sinfonia n.104 - e Mendelsshon, che scrisse in omaggio alla Scozia la Sinfonia in la minore, diretta per il festival da Stewart Robertson. Tra gli autori inglesi di nascita il festival celebra Heny Purcell (musiche per consort di viole) e Benjamin Britten, autore dell'opera da camera "The little sweep". Curiosa la scelta della manifestazione tifernate di sconfinare in una dimensione pop-folk con il gruppo Fairport Convention, che godette di grande popolarità negli anni Sessanta come autore di una riscoperta del patrimonio tradizionale di matrice celtica. Tra gli artisti britannici di nome vanno citati anche The Hilliard Ensemble, quartetto vocale specialista della musica antica, ed il direttore Stafan Asbury (pagine di Britten ed Elgar). Il direttore artistico del festival è Aldo Casillo mentre il presidente è il giornalista Giuliano Giubilei. Condividi