''Oggi siamo nella condizione di fare le scelte che servono per evitare domani certe derive viste in altre regioni, non solo in Campania, nella gestione del ciclo dei rifiuti, ribadendo però che oggi in Umbria non ci sono situazione critiche né al limite del rischio'': lo ha detto l'assessore regionale Lamberto Bottini, prima del voto in consiglio sul nuovo piano rifiuti.
''Il piano - ha voluto ricordare Bottini - ha superato anche il vaglio della Vas, la Valutazione ambientale strategica, che è stata corollario di due passaggi consiliari giusti e necessari in una materia così importante''. ''Su certi punti questo piano - ha aggiunto - è avanti rispetto alle stesse direttive comunitarie, che a fine 2008 indicavano il 50 per cento al 2020. Quindi l'Umbria è nella frontiera più avanzata rispetto a qualsiasi altra regione italiana e paese europeo''.
RIDUZIONE DEI RIFIUTI - ''Ci stiamo impegnando da tempo - ha sottolineato Bottini - senza aspettare approvazione del nuovo piano. Gli erogatori di detersivi alla spina, per esempio, installati in alcune città, vanno in questa direzione, con il contributo dei cittadini-utenti. Ha fatto risparmiare acqua ed imballaggi. Da ieri a Foligno e Spoleto anche erogatori acqua naturale e gasata, gratuita per il primo mese e a cinque centesimi al litro e mezzo prossimamente. E' un'esperienza che verrà estesa. Poi arriveranno erogatori di latte fresco''. ''Stiamo notando - ha continuato l'assessore - un'inversione di tendenza nella produzione dei rifiuti per circa il 10 per cento, forse anche per la crisi economica in atto: un dato che incassiamo e sul quale intendiamo lavorare''.
RACCOLTA DIFFERENZIATA - ''E' il punto centrale - ha ribadito Bottini - di questo nuovo piano. Oggi è al 29 per cento: non è da buttar via, ci avvicina al resto Centro Italia, seppure al di sotto di alcune province del Nord. Da oggi tutti i Comuni si umbri si stanno adeguando ai nuovi obiettivi. Va aperta una nuova pagina: dopo le isole ecologiche ed i cassonetti stradali, che hanno dato ormai i frutti massimi, va cambiata l'organizzazione del servizio, andando in via nettamente prevalente verso la raccolta porta a porta. Fino a poco tempo fa portavamo ad esempio per l'Umbria quel che avveniva a Milano, Parma, Treviso ed altre realtà italiane virtuose: oggi si possono portare ad esempio tanti comuni dell'Umbria. Paciano è al 60 per cento come riferimento per l'area del Trasimeno, Marsciano è al 50 per cento, Assisi, Sigilli, Attigliano sono molto avanti. Foligno dal dicembre 2008 ha superato il 30 per cento, sulla stessa strada è Città di Castello. Il messaggio, dunque, è stato raccolto: anche perché chi non attua certi obiettivi, sa che andrà incontro a sicure sanzioni, a prescindere da quello che il Governo nazionale predispone e non attua sotto questo profilo''.
SMALTIMENTO - ''E' finito il tempo di menare il can per l'aia - ha detto Bottini - e smaltimento finale significa trattamento termico, che significa individuare le zone idonee, in questo caso l'Ati 2, per il trattamento termico finale, separando l'organico dal secco. Il piano indica una garanzia fondamentale: ricorrere ad una gara europea per la migliore soluzione possibile, ma evitando di non decidere. Per questo è stato messo in piedi un comitato di coordinamento che accompagnerà l'attuazione del piano anche su questo punto. Importante è separare gestione della raccolta da quella del trattamento termico: così ognuno può dare il meglio nel proprio campo operativo. Il tempo delle discariche deve scivolare gradatamente alle nostre spalle. Per questo, c'è un messaggio netto: alcune di esse, almeno tre, vanno chiuse. A regime, rispetto alle 400 mila tonnellate attuali, le discariche restanti ne dovranno ospitare 70-80 mila. La strada maestra è un nuovo impianto per gli Ati 1,2 e 3, con la riduzione delle emissioni e delle autorizzazioni per quello dell'Ati ternano. Anche perché l'Umbria sotto questo profilo, ed insieme soltanto alla Val d'Aosta, è deficitaria''.
La seduta del consiglio regionale dedicata al nuovo piano rifiuti è stata sospesa per una pausa alle 13,30, dopo la replica di Armando Fronduti alle dichiarazioni dell'assessore Bottini. Riprenderà alle 15, per passare al voto sul disegno di legge con le norme per la gestione dei rifiuti e sul piano stesso.
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