Di Ciuenlai – Dopo un ex democristiano, una coppia di renziani Doc non poteva mancare un ex Comunista. Valter Verini completa così il largissimo Pantheon del Pd. A supportarlo tanti amministratori con in testa il sindaco PD più importante dell’Umbria, Nando Mismetti , un nutrito gruppo di dirigenti regionali e locali del partito, personalità e soggetti di quella società civile alla quale tutti fanno riferimento.

“E’la risposta a livello regionale  dei fan di Zingaretti , alle candidature dei renziani doc (Pensi, Meloni) e del vecchio ceto politico (Bocci)” dice un suo sostenitore.” Una risposta data soprattutto al gruppo consiliare della regione schierato (ad eccezione di Leonelli e , sembra, Paparelli) con l’ex Sottosegretario. Una risposta a chi vuole resuscitare gli equilibri di un passato pesantemente battuto e che ha portato all’attuale declino del partito e del centrosinistra”. Per uno che entra ce n’è un altro che esce.

Marco Vinicio Guasticchi ha mollato. Con la candidatura di Bocci non ha più il principale serbatoio da cui attingere per poter fare un ottimo risultato. Lavorerà per lui anche se “obtorto collo”.

Ma la sorpresa sembra venire dalla star dei renziani umbri : Anna Ascani. Fonti ben informate affermano che potrebbe appoggiare Bocci. Sarebbe strano, anche se legittimo. Non tanto per le affinità politiche , visto che entrambi provengono dalla cultura democristiana, ma per i percorsi politici intrapresi nel passato. La “Pasionaria” dell’uomo di Rignano deve parecchio delle sue fortune ad Andrea Pensi. Fu il clamoroso cappotto ottenuto a Gualdo Cattaneo a fargli vincere le primarie del 2013  a spalancarle le porte del Parlamento nazionale. Verità a malignita? Lo scopriremo presto.   Ma il fatto che alla festa dell’Unità di Spello era relatrice insieme a Bocci e Barberini, qualche dubbio lo suscita.  Da domani si gioca a carte scoperte. Valuteremo nei prossimi giorni le possibilità dei vari aspiranti alla poltrona trasferita (con tanto di declassamento) in Via Bonazzi.

------------

Per completezza di informazione questa la nota con la quale Verini ha reso note le sue intenzioni.

“In questi giorni e in queste settimane sono stati in tanti quelli che mi hanno chiesto di dare una mano, per provare a ridare senso e ruolo al Partito Democratico dell’Umbria. Questi inviti continuano e anzi si intensificano ancora di più in queste ore. Credo che sia giusto, da parte mia, non sottrarsi.

Credo sia giusto  impegnarsi per questo, insieme a tante e tanti che pensano che, anche l’Umbria, abbia bisogno di un Partito Democratico aperto e in grado di confrontarsi ogni giorno con la società, di ricostruire nelle città e nella regione un centrosinistra unito, popolare, aperto davvero al mondo civico, alle associazioni, e, in particolare, alle nuove generazioni. Un Partito Democratico che la smetta di litigare o di fare accordi tra correnti (che sono in fondo facce della stessa medaglia) e pensi - in modo sinceramente unitario - a idee, programmi, soluzioni ai problemi quotidiani e veri dei cittadini.

Nei prossimi giorni cercherò di spiegare meglio possibile i motivi e le idee alla base di questa decisione”.  

Condividi