di Alfonso Gianni.

La vittoria di Bolsonaro in Brasile, non soltanto riporta il paese indietro ai tempi bui e feroci della dittatura. il fatto che in questo caso siamo di fronte ad una elezione, quindi ad una "democratura", non cambia il quadro, può persino peggiorarlo. I propositi razzisti e apertamente fascisti del nuovo presidente erano chiari fin dall'inizio e in molti lo hanno votato proprio per quelli. Anche se sono milioni quelli che hanno già cominciato una resistenza politica e morale alla svolta reazionaria. Ma cambia anche gli assetti geopolitici ed economici mondiali. Ricordate i Brics? Il Brasile era il primo dei cinque paesi la cui iniziale formava l'acronimo. La spinta che derivava da quel paese era in grande parte determinata dalla volontà popolare di costruire una nuova democrazia. Ricordate il sogno di una America Latina bolivariana? Tutto ciò infondeva nuova speranza anche a noi nella vecchia Europa. Ora il quadro è assai più tetro. Una ragione in più per ribadire che la strada dell'internazionalismo è l'unica che una sinistra coerente possa condurre.

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