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Incrementare l’attività investigativa di tutte le forze dell’ordine contro i crimini e la delinquenza, dedicare maggior cura al centro storico e alle zone periferiche della città, favorire l’integrazione tra gli abitanti evitando forme di ghettizzazione che aumentino la percezione dell’insicurezza dei cittadini e il senso di isolamento dello straniero. Il candidato sindaco al Comune di Perugia Wladimiro Boccali, non propone nessuna ricetta miracolosa per risolvere il problema della sicurezza nel capoluogo umbro, ma una serie di azioni incrociate che, nel tempo, contribuiranno a migliorare la vita di tutti i cittadini. “L’omicidio dei due Rom avvenuto lo scorso fine settimana a Balanzano - ha commentato Boccali - riporta all’attenzione una situazione di difficile convivenza multietnica che non interessa solo Perugia, ma la maggior parte delle città europee. Di certo, per rendere la nostra città più sicura e abbassare la soglia della percezione del pericolo, bisogna cambiare la strategia di governo e lavoreremo per questo. Ho intenzione - ha aggiunto infatti - di governare per la sicurezza diffusa, affrontando la questione da molteplici punti”. Tre le direzioni da seguire: combattere con maggiore incisività i crimini e la delinquenza incrementando l’attività investigativa di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio; abbellire e migliorare la città, dal centro storico alle periferie, debellando anche i più piccoli spazi degradati e aumentando l’illuminazione pubblica (“perché una città più bella e pulita è uno stimolo per chi la vive, a conservarla tale”, ha detto); favorire l’integrazione. Boccali propone di partire proprio dalla ri-attualizzazione del “Patto per la Sicurezza” tra gli organi della Polizia di Stato e la Municipale, per garantire così una maggiore presenza degli agenti sul territorio. Ma la repressione del crimine da sola non basta. “Gli omicidi dei Rom – ha detto - sono il triste epilogo di due fenomeni che vorrei combattere ad ogni costo: la giustizia ‘fai da te’ e la ghettizzazione degli stranieri. Per questo è necessario governare per la sicurezza intesa come bene pubblico e non solo come questione di ordine pubblico, attivando anche politiche di prevenzione, intervenendo sulla qualità dell’ambiente urbano, sul degrado e sulla promozione delle relazioni sociali e interpersonali”. La nuova Amministrazione dovrebbe infatti individuare nuovi spazi aggregativi e ulteriori eventi socio-culturali, e quindi creare momenti di sensibilizzazione della comunità per incentivare il rispetto del bene pubblico. “Un rispetto che dovrà essere verificato giorno per giorno dalle forze dell’ordine – ha concluso Boccali - anche attraverso controlli più rigorosi e capillari sul territorio”. Il candidato, riferendosi agli omicidi dei Rom, ha ricordato però che ogni strategia volta ad aumentare la sicurezza della città, ha bisogno di una premessa forte: la lotta alla giustizia ‘fai da te’. “Le ronde – ha concluso - innescano pericolose forme di paura collettiva. Storicamente, proprio le politiche di allarme sociale hanno dato origine ai regimi autoritari. L’Amministrazione comunale, al contrario, deve favorire l’integrazione, stimolando anche i direttori scolatici a prevedere programmi collaborativi e partecipativi tra le giovani generazioni sempre più multietniche”. Condividi