E' accusato di strage il rom che sabato sera dopo una lite alla periferia di Perugia avrebbe travolto ed ucciso con il suo camper un ragazzo di 14 anni e lo zio e ferito la moglie incinta della vittima. Anche loro erano rom. La polizia lo ha rintracciato e fermato ieri in provincia di Vicenza insieme al fratello. Quest'ultimo invece è accusato di tentativo di omicidio. Durante la lite avrebbe tirato fuori un coltello puntandolo alla gola dell'uomo poi ucciso. Le indagini sono coordinate dal pm della procura di Perugia Giuseppe Petrazzini.
Gli ultimi sviluppi della inchiesta con ancora tanti punti da chiarire sono stati illustrati oggi alla stampa dal dirigente della squadra mobile perugina Giorgio Di Munno e dal suo vice Marco Chiacchiera. I fermati sono Carli Jhvanovic, di 24 anni, il presunto investitore, ed il fratello Giani, di 20. Sono però ancora in corso accertamenti sulla loro identità e di tutti gli altri protagonisti della vicenda. Le vittime sono Niko Nikolic, di 14 anni, e lo zio Nebhjsa Nikolic, di 34.
E' invece ancora ricoverata in ospedale con fratture e contusioni varie sua moglie che è incinta. La lite era scoppiata sabato sera in un'area di sosta occupata da camper di nomadi alla periferia di Perugia dopo che i protagonisti avevano cenato insieme.
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