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PERUGIA - David Sassoli, capolista del Partito Democratico, e Catiuscia Marini, europarlamentare uscente e unico candidato umbro del Partito Democratico nella circoscrizione Italia centrale (Umbria, Lazio, Toscana, Marche), hanno presentato il programma del PD per le Elezioni Europee del 6 e 7 giugno 2009 nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Perugia, presente la segretaria regionale del PD Maria Pia Bruscolotti. Aprendo la conferenza stampa, Catiuscia Marini ha illustrato i temi della sua campagna elettorale: “Mi candido per riportare l’Umbria in Europa, per mettere la mia esperienza e competenza maturata al Parlamento Europeo al servizio di questa regione che ha dimostrato di saper utilizzare in maniera virtuosa le risorse che la Comunità Europea mette a disposizione per favorire il suo sviluppo economico-sociale. Ho scelto di ricandidarmi - ha continuato la parlamentare europea uscente – perché credo in un’Europa utile per i cittadini e le persone, al servizio dei territori, delle città e delle imprese dell’Umbria. Se sarò eletta - ha ribadito Catiuscia Marini – mi impegnerò per aumentare le opportunità concrete che l’Europa è in grado di offrire all’Umbria in molti dei settori cruciali per il suo sviluppo: ambiente, agricoltura, piccola e media impresa, welfare, istruzione, formazione professionale, consumatori, energie rinnovabili, pace. Tutte tematiche - ha concluso la candidata umbra - volte a dare risposte concrete ai cittadini e alle persone di questa piccola grande regione”. Nel suo intervento David Sassoli ha lanciato una sfida direttamente a Silvio Berlusconi: “Nella circoscrizione dell’Italia centrale, grazie al buongoverno delle amministrazioni guidate in grandissima parte dal centrosinistra, abbiamo il dovere di battere il centrodestra e in particolare il suo premier. Loro non hanno mai creduto nell’Europa come dimostra la storia dell’entrata in vigore dell’euro e più recentemente la vicenda Alitalia. Il PD sa bene che la difesa dei prodotti tipici, della centralità dell’Italia sui mercati e la questione immigrazione passa tutta per la Comunità europea”. L’ex vicedirettore del Tg1 ha poi parlato delle candidature fasulle: “In nessuna parte d’Europa accade che candidati chiedano le preferenze per andare a fare il parlamentare europeo sapendo che poi non lo faranno per motivi di incompatibilità o di scelta di convenienza. Mi riferisco a Silvio Berlusconi, ma anche agli altri leader di partito che saranno sulle liste il 6 e il 7 giugno. Invece, tutti i candidati del Partito Democratico se votati andranno in Europa con spirito di servizio e di lealtà al Paese”. Condividi