PERUGIA - Acqua negata ai tombini di Ponte San Giovanni (ma pensiamo sia un problema molto diffuso) con ostruzioni di terriccio, erbacce, detriti di vario genere ad impedire il deflusso dell’acqua piovana giunta regolarmente e ...invitata, dai tombini chiusi, a invadere strade, garage, seminterrati, sottopassi delle strade. Proprio a Ponte S.Giovanni, in prossimità del sottopasso dell’Ipercoop, anche i dipendenti hanno avuto problemi per raggiungere il posto di lavoro. E’ incomprensibile, per non dire peggio, che, con tutto quello che succede e che riporta la cronaca nera, nessuno si preoccupi di curare la pulizia dei tombini stradali, gli alvei dei torrenti e dei corsi d’acqua più piccoli che, con le attuali “bombe d’acqua”, si gonfiano all’improvviso cercando una via di uscita per smaltire il volume liquido che si riversa dalle parti alte del suolo. Per quanto riguarda i tombini non tutti i cittadini sono dotati di attrezzature idonee a sollevare la pesante copertura a volte quasi cementificata con il telaio : per questa operazione si richiede un piccone o un piede di porco che tutti non hanno. Possibile che il comune o gli altri enti preposti a sanare strade, territorio e corsi d’acqua non abbiano mezzi e personale da destinare, almeno stagionalmente, a risolvere questi pericoli destinati a provocare danni e, spesso, vittime?

gino goti

 

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