PERUGIA - Sono indagati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia per omicidio colposo determinato dall'eccesso, sempre colposo, di legittima difesa i due carabinieri intervenuti, insieme a un vigilante privato, per un furto in una tabaccheria della periferia di Perugia in seguito al quale uno dei presunti autori è stato ucciso da uno dei colpi di pistola sparati dai militari e dalla guardia.

Si tratta di un atto a garanzia dei diritti difensivi. E' stata infatti eseguita l'autopsia sul corpo della vittima, un albanese, alla quale hanno partecipato i consulenti di parte.

Recuperata l'ogiva deformata a causa di un rimbalzo ma che in base a una prima ipotesi potrebbe essere compatibile con i proiettili in dotazione ai carabinieri. E' stato anche interrogato dal sostituto procuratore titolare dell'indagine il capo pattuglia dell'Arma, difeso dall'avvocato Nicola Di Mario.

Il militare ha sostenuto di avere esploso due colpi di pistola verso le gomme e di avere udito degli altri spari, non sapendo però spiegare da chi provenissero.
   

 
Salvini, carabinieri e guardia meritano un premio

"Carabinieri e guardia giurata, che hanno rischiato la vita, hanno solo fatto il loro dovere: non meritano un processo, semmai un premio". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in riferimento a quanto accaduto a Perugia dove un cittadino albanese che stava fuggendo con dei complici dopo un furto in una tabaccheria, è stato ucciso da un vigilante e dai carabinieri che erano intervenuti in seguito ad una segnalazione.
Intanto "un immediato rafforzamento dei servizi di controllo del territorio a cura di tutte le forze di polizia, al fine di conseguire un ulteriore innalzamento dei livelli di sicurezza" è stato deciso nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocata e presieduta dal prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia.
   

Anche Squarta (Fd’I) solidale con i carabinieri e il vigilante: "Garantire maggiore tutela rappresentanti forze ordine"

"Piena solidarietà ai due carabinieri e alla guardia giurata che sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati per la morte del bandito coinvolto nell'assalto alla tabaccheria di Ponte Felcino" è stata espressa anche da Marco Squarta, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e portavoce del centro destra.
L'esponente di FdI, nel ribadire "rispetto e piena fiducia nell'attività della procura" sottolinea l'esigenza di approvare "quanto prima nuove leggi che garantiscano una maggiore tutela ai rappresentanti delle forze dell'ordine e della sicurezza nell'esercizio, difficile e sempre più rischioso, del delicato compito al servizio dei cittadini".

Per Squarta una siffatta revisione normativa "permetterebbe un esercizio meno incerto e più efficace dell'azione dei tutori dell'ordine e, soprattutto, eviterebbe il rischio che a noi sembra molto reale di disincentivare e demotivare questi servitori dello Stato impegnati quotidianamente nella tutela e salvaguardia del corretto vivere sociale".

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