PERUGIA - Ha confessato il delitto del quale è accusato Saber Zouaoui, il ventisettenne tunisino sottoposto a fermo dalla polizia per avere ucciso sabato scorso, con una coltellata, il connazionale trentatreenne Mohamed Wertani nel corso di una lite avvenuta in un parcheggio di Perugia per questioni legate alla droga. Provvedimento convalidato dal gip.

Secondo quanto reso noto dalla Questura, Zouaoui - accusato di omicidio aggravato dai futili motivi - ha fornito agli inquirenti una versione ritenuta "del tutto compatibile" con la ricostruzione operata dalla squadra mobile. In particolare avrebbe affermato di essere stato aggredito dal Wertani ubriaco, al quale aveva venduto una dose, e che non era sua intenzione ucciderlo,

Il fermato avrebbe anche riconosciuto il coltello - trovato dagli investigatori in una cabina di via della Pescara, avvolto in un giornale, il francese Le Monde - come quello utilizzato per uccidere il connazionale e da lui stesso abbandonato durante la fuga.

L’analisi delle telecamere ubicate nella zona, nonché la perfetta conoscenza del sottobosco criminale dei tunisini gravitanti nel mondo dello spaccio di droga in città avevano consentito sin da subito agli investigatori di ipotizzare che la lite, culminata nell’omicidio, fosse avvenuta con altro nordafricano, in quel momento ignoto, e che il Wertani fosse ubriaco al momento del fatto.

Sul posto era intervenuto personalmente il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Perugia che. dopo i rilievi della Polizia Scientifica e l’esame esterno del cadavere da parte del medico legale,  ne aveva disposto la rimozione ed il trasporto all’Istituto di Medicina legale, per la effettuazione dell’ esame autoptico. Oggi la conclusione dell’indagine che ha accertato la verità dei fatti.

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