Rifondazione comunista dell’Umbria esprime una profonda soddisfazione per il parere negativo che la Conferenza delle Regioni ha espresso in merito allo schema di decreto legislativo, proposto dal ministro del Welfare Sacconi, che modifica ed integra il testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le Regioni hanno motivato la loro decisione con valutazioni strettamente di merito e hanno sottolineato come il parere negativo nasca dal fatto che il decreto proposto oltre ad eccedere i limiti della delega, contiene alcune norme che rischiano di comportare una riduzione dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Ora Rifondazione comunista si augura che il Ministro ritiri il provvedimento o perlomeno cancelli dal testo i punti più controversi: l’art 2 bis, che crea eccessiva confusione sull’accertamento della conformità alle norme sulla sicurezza e rischia di allentare i controlli e soprattutto l’articolo 10 bis, la vergognosa norma salvamanager, che puntaa introdurre un sistema di esoneri e limitazioni di responsabilità dei vertici aziendali che garantisce l’impunità ai manager per gli incidenti sul lavoro e rischia, esssendo retroattiva, di minare i processi in corso, come quelli per le stragi della Umbra Olii a Campello e della ThyssenKrupp di Torino. Anche se ha dichiarato di voler continuare per la sua strada, Sacconi ascolti le ragioni di autorevoli giuristi, dei sindacati e adesso della Conferenza delle Regioni: la sicurezza sul lavoro è troppo importante per sacrificarla sull’altare della politica e degli scambi di interesse con Confindustria.
Stefano Vinti
Presidente gruppo regionale Prc
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