TERNI - Cattive notizie per quanto riguarda la scuola ternana dopo la "cura" Tremonti-Gelmini. Ad annunciarle è Maria Carla Fiori, segretaria della FLCGIL di Terni, secondo la quale, come previsto sin dal settembre scorso, la Legge 133 (documento di programmazione economica e finanziaria) comincia a dare anche in provincia di Terni i suoi effetti negativi. Le preoccupazioni che hanno mosso le tante battaglie della Cgil dal 30 ottobre 2008 ad oggi diventano atti concreti.
Questa la situazione:
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Si congelano i posti dello scorso anno nonostante un aumento di 300 alunni iscritti rispetto al 2008 ma:
per istituire le sezioni richieste dalle famiglie, si dimezza il tempo scuola riducendolo al solo orario antimeridiano con un solo docente;
non troveranno il posto nelle scuole materne statali della provincia ben 100 alunni nati entro il 2006, iscritti e rimasti nelle liste di attesa. Senza contare 122 anticipatari a cui le amministrazioni locali dovranno dare risposta.
NELLA SCUOLA PRIMARIA
Tagliati a Terni 45 posti che saranno in parte “bilanciati” con i 30 pensionamenti previsti. In realtà i pensionati non saranno sostituiti e i posti scompariranno dagli organici. Non potremo chiamare “licenziati” i precari che non ritroveranno i posti perché i loro posti semplicemente non esistono più.
UN DANNO GRAVE ANCHE ALLE FAMIGLIE
Perché saranno istituite 46 classi in meno di tempo normale naturalmente più affollate e senza compresenze. In 20 scuole della Provincia funzioneranno 36 pluriclassi.
QUESTO LO CHIAMANO FUTURO E TAGLI AGLI SPRECHI
Ci chiediamo perché altri sindacati di settore promuovano solo ora battaglie per condizionare le scelte che il governo ha già fatto e dopo che le decisioni sono definitive.
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