"Facendo un giro in città ho visto due gru. Forse ce ne vorrebbero duecento, o duemila". Lo ha detto il segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto, oggi a L'Aquila, dove ha tenuto una conferenza stampa. "Non è il momento delle polemiche - ha detto Diliberto - ma credo che sia necessario mettere mano subito alla ricostruzione. Ricostruzione più che costruzione di nuove città. Ricostruzione più che i tredicimila appartamenti di cui si parla. Penso sia necessario iniziare subito a ricostruire quel sessanta per cento di case che necessitano solo di qualche intervento. In poco tempo più della metà della popolazione potrebbe riavere la casa.
Altra cosa da fare subito - continua il segretario del Pdci - è l'abbattimento di quel venti per cento di case per mettere in sicurezza le città e i singoli borghi. In un secondo momento si dovrà procedere a ristrutturare l'altro venti per cento di case, quello che che ha bisogno di interventi strutturali. Ecco, questo a me sembra un piano sensato della ricostruzione. Ma occorre mettere mano da subito a quel sessanta per cento di abitazioni che con poco sarebbero abitabili. Quanto ai finanziamenti, dando atto del grande lavoro dell'emergenza, dico che spalmare fino al 2032 gli stanziamenti del decreto - conclude Diliberto - è una sciocchezza".
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