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“Sconcertante è l'unico termine che riusciamo ad esprimere a fronte della risposta che Nestlè ha dato a mezzo stampa rispetto all'iniziativa di sciopero delle lavoratrici Euroservice di ieri. Sconcertante è sentir dire dalla più grande multinazionale al mondo del settore alimentare che è preferibile rinnovare il contratto con Euroservice annualmente, per 'allinearsi alle attuali esigenze di mercato', come se questo fosse un vantaggio per entrambe le parti, cosa che anche il più ingenuo degli osservatori farà fatica a credere. Altro che politica etica, quella spesso richiamata nei documenti di Nestlè. Qui, con la tipica logica del massimo ribasso, si mettono a rischio posti di lavoro, si riduce ulteriormente il potere d'acquisto di centinaia di famiglie e, indirettamente, si va a colpire anche la sicurezza e la salute di queste lavoratrici. Sconcertante è poi l'idea espressa da Nestlè, quella che le politiche retributive di Euroservice, azienda che lavora in esclusiva per lei, siano libera scelta della cooperativa, come se ci fosse qualcuno così cieco da non vedere che queste dipendono direttamente e quasi esclusivamente dal tipo di appalto che Nestlè siglerà con l'azienda di Castiglione del Lago. Ma ancor più sconcertante è il tentativo di Nestlè di far credere che il suo atteggiamento sia rivolto a salvaguardia dei propri dipendenti. Come dire che ciò che avviene dentro i capannoni di San Sisto la riguarda, mentre tutto quello che, da grande azienda quale è, mette in moto sul territorio non è affar suo, non le è di alcun interesse. Altro che difesa dei dipendenti, questo appare chiaramente un becero tentativo di dividere i lavoratori, alla vecchia maniera, più forti contro più deboli. Ma i lavoratori umbri e quelli di San Sisto in particolare sono sufficientemente intelligenti non solo da non farsi dividere, ma da prepararsi a reagire, anche direttamente all'interno della Perugina. Intanto, come sindacato, abbiamo chiesto immediatamente l'intervento della segretaria nazionale della Flai-Cgil al fine di individuare il prima possibile una data per un incontro di gruppo a livello nazionale sul caso Euroservice”. Vincenzo Sgalla (Flai-Cgil) Condividi