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Rifondazione comunista dell’Umbria parteciperà alle manifestazioni indette dalle organizzazioni sindacali nella nostra regione, a partire dalla manifestazione regionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil a Gualdo Tadino. Celebrare il primo maggio nel centro della crisi dell’apparato produttivo umbro, la dorsale appenninica, che con le difficoltà della Merloni, della ceramica e del comparto del cemento vede a rischio 4 mila posti di lavoro, ci sembra il modo migliore per dire che le istituzioni, le forze politiche e sociali, e tutte le forze produttive umbre si devono impegnare per qualificare e difendere il tessuto occupazionale della nostra regione. Gli effetti della crisi economica e finanziaria che sta deprimendo le economie e le industrie di tutto il pianeta si stanno facendo sentire anche sul mondo del lavoro. I lavoratori interessati da cassa integrazione sono in Umbria, a marzo 2009, quasi 11 mila e quelli in mobilità 1500. Cifre altissime, mentre sono tanti i lavoratori che hanno contratti a termine e precari che non si vedono rinnovato il contratto. Proporio per questo Rifondazione comunista ha presentato un progetto di legge per istituire il reddito sociale a favore dei precari, dei disoccupati e di coloro che perderanno il lavoro a causa della crisi. Contrastare la precarietà, vera piaga del nostro tempo, è obiettivo prioritario, visto che secondo ricerche condotte dal CNEL e dall'Isfol nel periodo 1991/1997 la probabilità di un giovane di trovare lavoro a tempo indeterminato era attorno al 40 per cento, tra il 1998/2003 è scesa al 25%. E poi bisogna rendere più sicuro il lavoro limitando la strage degli infortuni e degli incidenti, difendere la contrattazione colletiva nazionale, dare un futuro lavorativo stabile e garantito ai nostri figli. Per questo sarà un vero primo maggio di lotta alla crisi e di difesa del lavoro. Stefano Vinti Presidente Gruppo Prc Segretario regionale Prc Condividi